Secondo gli ultimi dati Pmi, il settore manifatturiero italiano “ha registrato ad agosto l’ennesimo ed elevato miglioramento delle condizioni operative. La produzione e i nuovi ordini sono generalmente aumentati rapidamente e con tassi più veloci per via delle più forti condizioni della domanda”. Il livello del lavoro inevaso è di conseguenza aumentato ancora una volta, e “le compagnie manifatturiere hanno continuato ad assumere personale aggiuntivo. Allo stesso tempo, rimangono gravi le pressioni inflazionistiche, anche se i tassi di aumento sia dei costi che delle tariffe hanno riportato durante il mese dei rallentamenti”.
L’Indice destagionalizzato Pmi (Purchasing Managers Index) Ihs Markit del settore manifatturiero italiano ad agosto ha raggiunto 60,9, in salita da 60,3 di luglio e ha segnalato in generale un forte miglioramento. L’ultimo Pmi è stato inoltre il terzo maggiore registrato, dopo solo quello di maggio e giugno. A causare questa crescita in agosto è stata l’ennesima espansione della produzione industriale e dei nuovi ordini. I tassi di aumento hanno accelerato e sono stati tra i più rapidi della storia dell’indagine, anche se la crescita della produzione ha continuato a superare quella dei nuovi ordini. Secondo le imprese campione, l’ultimo incremento è stato principalmente collegato alla maggiore domanda da parte dei clienti.
Ad agosto è stato inoltre riportato un aumento del volume dei nuovi ordini esteri. Le esportazioni sono infatti aumentate al tasso più rapido da maggio. I produttori manifatturieri italiani hanno di conseguenza aggiunto personale a quello già esistente nel mese di agosto, estendendo l’attuale sequenza di creazione occupazionale a 12 mesi. Le aziende aderenti all’indagine hanno riportato che è stato necessario un numero più elevato di personale per far fronte al crescente carico di lavoro, rileva Ihs Markit. Continuano certamente ad aumentare ad agosto le pressioni sulla capacità, il livello del lavoro inevaso è aumentato infatti per l’ottavo mese consecutivo. Il tasso di incremento, pur rimanendo elevato, è stato il più lento da aprile. L’ennesima crescita dell’attività di acquisto di agosto è stata inoltre attribuita dalle aziende campione al più alto carico di lavoro e alle maggiori esigenze della produzione.
Il tasso di espansione degli acquisti è stato elevato e tra i più veloci mai registrati. Di conseguenza, ad agosto i tempi medi di consegna per i beni manifatturieri ha continuato ad allungarsi. I ritardi riportati sono stati i meno elevati da marzo, pur rimanendo tra i maggiori dell’indagine. Secondo i dati raccolti, l’ultimo peggioramento è attribuito alla carenza di materiale e ai problemi con i trasporti. Detto ciò, ad agosto, per la prima volta da gennaio sono aumentate le scorte di pre-produzione. Le aziende campione hanno collegato l’espansione alle maggiori esigenze della produzione e agli sforzi per riorganizzare i magazzini a seguito della carenza di materiali. Allo stesso tempo, nel corso del mese le giacenze dei prodotti finiti sono generalmente rimaste stabili.