Ad agosto 2021, le vendite al dettaglio crescono sia rispetto al mese precedente sia rispetto ad agosto 2020. Lo rileva Istat che stima un aumento congiunturale per le vendite al dettaglio (+0,4% sia in valore sia in volume). Tuttavia, all’aumento delle vendite dei beni non alimentari (+0,7% in valore e +0,8% in volume) si affianca una sostanziale stazionarietà per gli alimentari (+0,1% in valore e -0,1% in volume).
Nel trimestre giugno-agosto le vendite al dettaglio crescono dello 0,8% in valore e dello 0,5% in volume. Le vendite dei beni non alimentari crescono sia in valore (+1,3%) sia in volume (+1,1%), mentre per i beni alimentari si registra un lieve aumento in valore (+0,2%) e una leggera diminuzione in volume (-0,3%).
Su base tendenziale, ad agosto 2021, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,9% in valore e dell’1,0% in volume. L’andamento dei beni non alimentari è positivo (+3,2% in valore e +2,0% in volume) mentre gli alimentari crescono in valore (+0,5%) ma flettono leggermente in volume (-0,3%).
Indicativamente, il comparto non alimentare è in aumento sia nelle PMI sia nella grande distribuzione. In particolar modo, a crescere, sono le vendite degli esercizi specializzati e di quelli non specializzati a prevalenza non alimentare. Gli aumenti maggiori riguardano Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+20,5%) e Altri prodotti (+8,2%). Rispetto ad agosto 2020, il valore delle vendite al dettaglio cresce in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+1,2%), le imprese operanti su piccole superfici (+1,2%), le vendite al di fuori dei negozi (+2,3%) e il commercio elettronico (+20,7%). Fanno eccezione i settori relativi all’utensileria per la casa e ferramenta (-2,2%), Mobili, articoli tessili, arredamento (-0,2%) e Abbigliamento e pellicceria (0,0%).