Nel terzo trimestre del 2021 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente e del 3,8% in termini tendenziali. Lo rileva l’Istat in una nota, sottolineando come, dopo un secondo trimestre del 2021 in forte recupero, si sia registrata, a luglio – settembre, una crescita ancora molto sostenuta.
Il terzo trimestre del 2021 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto allo stesso periodo del 2020.
La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2021 è pari a +6,1%.