Per ‘The Economist’ l’Italia è il Paese dell’anno. “L’onore va all’Italia, non per i suoi calciatori che hanno vinto il trofeo più importante d’Europa, non per le sue pop star che hanno vinto la gara canora Eurovision, ma per la sua politica” ha annunciato la popolare rivista britannica che riconosce in Mario Draghi un premier “competente e rispettato a livello internazionale”, in grado di trasformare le sorti del Paese.
Nonostante le molteplici critiche da parte di ‘The Economist’ verso i leader italiani “per una volta un’ampia maggioranza dei politici ha seppellito le proprie divergenze per sostenere un profondo programma di riforme per la ripresa post pandemia”. Con un tasso di vaccinazione tra i più alti d’Europa quest’anno l’Italia ha superato le aspettative, inoltre, “la sua economia corre più di Francia e Germania” riporta il settimanale.
“Il pericolo – prosegue The Economist – è che questa insolita esplosione di governance possa subire un’inversione”, Draghi potrebbe essere eletto come Presidente della Repubblica e a lui “potrebbe succedere un primo ministro meno competente. Ma è difficile negare che l’Italia di oggi sia un posto migliore di quanto non fosse nel dicembre 2020”.