Zehnder Group, da piccola officina meccanica ad azienda leader in Europa

Paolo Masetti: La sostenibilità è e sarà la parola chiave di ogni sviluppo strategico

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Fondata nel 1895 da Jacob Zehnder come officina meccanica in Svizzera, Zehnder Group oggi costruisce radiatori e produce sistemi di ventilazione meccanica controllata. La capacità di adattamento e la propensione al cambiamento l’hanno resa leader in Europa nel settore di appartenenza. Dal tema della sostenibilità alla problematica della carenza di materie prime, con qualche accenno alla storia dell’azienda, abbiamo fatto due chiacchiere con il managing director, Paolo Masetti.

La vostra azienda ha una storia lunga 125 anni. Quanto la trasformazione digitale ha inciso sul settore della ventilazione?
Zehnder entra nel settore della ventilazione venti anni fa, acquisendo aziende del settore che vantavano una solida esperienza e competenza. Grazie alla trasformazione digitale, tale competenza è diventata rapidamente patrimonio aziendale e ha costituito la base per l’innovazione e lo sviluppo di prodotti. Così, abbiamo direzionato l’azienda verso il digitale, pensando a componenti e sistemi sempre più integrati e accessibili a una platea ampia e in grado di condividere una quantità maggiore di contenuti.

Zehnder è molto attenta alla sostenibilità. Ritiene che l’Italia abbia strumenti e potenzialità per raggiungere i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che prevede l’Agenda 2030?
L’Italia ha sicuramente strumenti e possibilità, ma per raggiungere tali obiettivi è necessaria la condivisione e la collaborazione a livello globale. L’importante è assumersi le proprie responsabilità e agire conseguentemente, confidando che tutto il resto del mondo faccia altrettanto. Sarebbe un errore non avere fiducia e usare questa mancanza di fiducia come alibi per non agire.

CARD 44 Zehender Tavola disegno 1 min

Caro energia e carenza di materie prime sono due tematiche particolarmente discusse in questo periodo. Quali i provvedimenti che, secondo lei, dovrebbero essere presi per aiutare le imprese?
Il caro energia e la carenza di materie prime sono due temi molto diversi, accomunati dalla dimensione del problema e dalla conseguente speculazione. Il caro energia, specificatamente in Italia, sconta l’approccio molto miope e demagogico che si è manifestato negli ultimi decenni. Penso sia molto difficile poter aiutare le imprese con provvedimenti sostenibili nel medio-lungo termine, ma confido in un supporto economico che, almeno nel breve, possa contribuire a far superare un momento che si spera sia breve.

La vostra è una realtà internazionale. Quanto, secondo lei, conta il capitale umano in azienda per raggiungere il successo?
Non vedo differenze fra realtà nazionali o internazionali: per entrambe, il capitale umano è il più importante asset su cui si fonda un’azienda. In un contesto internazionale le differenze di lingua e soprattutto di cultura rendono, però, più difficile la comunicazione e il lavoro di squadra.

Quanto è importante avere una comunicazione attenta e strutturata per raggiungere un buon posizionamento sul mercato? Quali sono le strategie comunicative e i mezzi utilizzati in campo pubblicitario?
Il posizionamento è parte fondamentale di una corretta strategia che prevede la chiara identificazione dei segmenti di mercato su cui essere presenti e l’identificazione dei clienti target. La strategia va, poi, declinata in modo chiaro sul mercato e a tutti gli stakeholders, attraverso un piano di comunicazione ben strutturato sui diversi mezzi di comunicazione e a differenti livelli. A seconda del target, cerchiamo di adeguare il mix comunicativo, sfruttando sia i canali tradizionali, sia quelli digitali. Ovviamente, sapendo bene che si tratta di un campo in rapida e continua evoluzione, cerchiamo di essere costantemente aggiornati e reattivi.

Quali sono i progetti per il futuro?
Continuare a crescere, con la soddisfazione di ogni stakeholder interno ed esterno all’azienda. La sostenibilità è e sarà la parola chiave di ogni sviluppo strategico.