“La riduzione delle emissioni è una priorità per tutti, ma per farlo realmente e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione riteniamo che si debba abbracciare un approccio multi-tecnologico e multi-energetico. Il principio di diversificazione delle fonti di approvvigionamento deve trovare riscontro in un’analoga valorizzazione delle tecnologie che concorrono agli obiettivi di decarbonizzazione”. Lo afferma Alberto Montanini, presidente di Assotermica, in merito al REPowerUE, che preve un abbandono graduale delle caldaie a combustibili fossili autonome (cioè non assistite da fonti rinnovabili), da concludere entro il 2029, insieme al loro declassamento nelle etichette sulla performance energetica. “Rigettiamo un approccio ideologico – aggiunge Montanini – che vieti indiscriminatamente l’immissione sul mercato degli apparecchi a gas senza considerare che vi sono interi comparti industriali che hanno lavorato e stanno tuttora lavorando intensamente allo sviluppo di tecnologie ‘green gas ready’, ovvero pronte a funzionare con miscele crescenti di biocombustibili e idrogeno. Tali tecnologie sono pronte o pressoché pronte per l’immissione sul mercato e per contribuire, in maniera decisiva, alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni inquinanti”. Per Assotermica, il gas dovrà essere sempre più green, “ma non potrà essere escluso dal processo di transizione energetica, sia perché in prospettiva esso stesso potrà essere almeno in parte rinnovabile, sia perché tutti gli scenari di decarbonizzazione, anche quelli più orientati verso l’elettrificazione, ne prevedono una quota di utilizzo rilevante anche in futuro in un’ottica di sostenibilità dei sistemi energetici”.
31 Maggio 2022