Tutti puntano all’energia africana: ora la Russia ostacola accordi italiani

Per il presidente Federpetroli Italia Michele Marsiglia: “È evidente che si punta a destabilizzare la politica energetica italiana”

Marsiglia

La Russia ha annunciato che rafforzerà i rapporti con l’Africa e Medio Oriente per reagire alle sanzioni imposte da Europa e Stati Uniti. I settori definiti strategici sono quelli di gas, petrolio ed energia nucleare. È quanto dichiarato dal ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, al termine del tour africano.

Non manca la preoccupazione“, ha detto il presidente di Federpetroli Italia Michele Marsiglia, aggiungendo che c’è la possibilità di “ritrovarci in una situazione come quella che si è verificata il Libia già da qualche anno, ovvero la perdita di alcuni business energetici per l’Italia che, per una serie di situazioni, sono stati approvvigionati dalla Russia. Stiamo monitorando gli sviluppi ma non possiamo negare l’evidenza che, se la Russia volesse, si potrebbero verificare problemi politici sugli accordi recentemente siglati dallo Stato italiano“. La contropartita russa in aiuto di alcuni paesi rappresenta, dunque, una minaccia allo sviluppo industriale dell’Italia in Paesi strategici.

Siamo coinvolti con grandi business e accordi di cooperazione con Egitto, Congo, Algeria ed altri, in questo momento una manovra del genere è pericolosa”, ha continuato Marsiglia, la Russia potrebbe azionare uno scambio di aiuti con diversi paesi e destabilizzare gli accordi italiani che, ad oggi, sono solo sulla carta e in via di sviluppo. “La fase iniziale è la più delicata, l’Algeria ha aumentato i flussi di gas verso l’Italia, ma in Africa e Medio Oriente, un cambio di direzione politica ed industriale è all’ordine del giorno, come già accaduto più volte“, la sottolineatura del presidente di Federpetroli.

Perchè alla Russia interessa così tanto l’Africa?

Parliamo di grandi risorse energetiche nel Paese, ha spiegato Marsiglia. Negli ultimi mesi gli accordi più significati sono stati siglati in Africa: “È evidente che si punta a destabilizzare la politica energetica italiana ed i Contratti siglati. Forse il nostro paese ha sottovalutato alcune mosse del Cremlino che stanno minando la nostra politica estera. Diversi paesi giocheranno su più tavoli geopolitici. Questa la dimostrazione che se per l’Europa la Russia è un paese da cancellare, per il resto del Mondo le cose sono diverse, specialmente in campo Oil & Gas“, la conclusione del presidente di Federpetroli Italia.