La società che presta assistenza fiscale è tenuta a risarcire il cliente per inadempimento

L’ordinanza n.34195/2022 della Corte di Cassazione

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Come stabilito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n.34195/2022, la società che presta assistenza fiscale è tenuta a risarcire il cliente che ha subito un accertamento e l’irrogazione di sanzioni per violazioni tributarie a causa della negligenza con cui il socio e amministratore unico ha svolto l’incarico professionale.

Nel caso in esame, il Giudice di Pace ha accolto la domanda di risarcimento avanzata dalla Società cliente nei confronti dello Studio, a titolo di inadempimento contrattuale in ordine agli obblighi di consulenza fiscale e tributaria.

“La Suprema Corte ha avallato la decisione del Giudice di merito che aveva confermato il giudizio di responsabilità espresso dalla sentenza appellata sentenza – sostiene Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – avendo appurato che lo Studio convenuto aveva erroneamente appostato, nella dichiarazione dei redditi della comunione ereditaria, una somma a titolo di costi anziché a titolo di rimanenze iniziali derivanti alla continuità fiscale tra le imprese succedutesi nel tempo”.

“Gli Ermellini hanno considerato la responsabilità della società per condotte poste in essere dal suo socio e amministratore unico – continua Baldino – unico soggetto in possesso dei requisiti professionali per lo svolgimento dell’attività di assistenza fiscale e tributaria”.

Inoltre, per gli Ermellini il Tribunale di Asti aveva ampiamente argomentato sugli inadempimenti plurimi della convenuta che non hanno nulla a che fare con la pretesa mera trasmissione di dati che sarebbe incorsa tra la società e il cliente.