Tregua fiscale in arrivo. Nella Legge di Bilancio 2023 sono previste una serie di misure che vanno dalla rottamazione delle cartelle di pagamento al saldo e stralcio per le singole partite di importo fino 1.000 euro, passando per la possibilità di definizione delle liti potenziali o delle liti pendenti.
Come gestire però le intimazioni di pagamento, le prese in carico ed i piani di rateazione pregressi?
“Ricordiamo che i piani di rateazione comprendono il pagamento delle sanzioni, degli interessi e dell’aggio, mentre l’adesione alla rottamazione – sostiene Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – consente di non versare le sanzioni, gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo, gli interessi moratori e l’aggio”.
Potranno fruire della rottamazione anche i contribuenti che sono decaduti dal beneficio della rateazione. La decadenza dal piano si verifica dopo il mancato versamento di un numero di rate che è variabile a seconda della data di presentazione della domanda di rateazione.
“Il mancato pagamento delle rate verrà regolamentato con l’entrata in vigore della manovra. La norma – prosegue Baldino – prevede che sono sospesi fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere alla data di presentazione dell’istanza. Inoltre, alla data del 31 luglio 2023 le dilazioni sospese sono automaticamente revocate”.
La presentazione dell’istanza per accedere alla definizione rappresenta il mezzo da utilizzare anche per “bloccare” le procedure esecutive già avviate.