Una mano da Bruxelles per migliorare l’istruzione femminile

Oltre 26mila i progetti finanziati. Non solo istruzione, anche formazione per il mondo del lavoro

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Come dimostrano gli studi in materia, la chiave per il raggiungimento della parità di genere sta nel miglioramento dell’istruzione femminile. Donne istruite significa donne più libere, con maggiori strumenti con i quali prendere in mano la propria vita. Per questa ragione l’Unione europea ha stanziato tramite i fondi di coesione 159,3 milioni di euro nel periodo 2014-2020, che hanno finanziato più di 26mila progetti. Questi hanno avuto l’obiettivo di promuovere la parità di accesso a servizi di qualità nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente.

La maggior parte dei fondi è stata impiegata per progetti con contenuti educativi tipici della scuola secondaria di secondo grado: non sono mancate però anche possibilità di istruzione di livello universitario, anche in questo caso realizzatesi tramite sostegno a corsi di formazione.

I fondi di coesione però non hanno sostenuto solo progetti di istruzione nel senso scolastico del termine. L’Unione europea ha anche finanziato interventi di formazione professionale per far entrare giovani donne nel mondo del lavoro e per contrastare la disoccupazione di lunga durata. La libertà economica delle donne funge anche da contrasto alla violenza di genere.