Più bus di nuova generazione per una mobilità migliore e più sostenibile. Le politiche di coesione dell’Unione europea fanno muovere i romani in modo tutto nuovo. Nell’ambito del ciclo di programmazione 2014-2020, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) ha permesso l’acquisto di 99 nuovi bus ibridi per il trasporto pubblico di Roma Capitale. Dall’Ue un contributo di 34.826.445,36 euro per ridurre l’età media del parco autobus circolante dagli attuali 11,5 anni a circa 8 anni, e al contempo migliorare l’attrattività del servizio, dissuadendo l’uso del mezzo privato con conseguenti benefici in termini di riduzione di traffico e smog.
Alla luce del Green Deal europeo e degli obiettivi di sostenibilità che l’Unione europea si è posta, la sostituzione di autobus a motore tradizionale con vetture a metano e ibride rappresenta una condizione indispensabile per migliorare la qualità dell’aria e combattere gli effetti negativi dell’inquinamento sulla collettività. L’intervento finanziato attraverso il Fesr risponde all’obiettivo specifico “transizione verde e digitale delle città metropolitane”.
La rivoluzione della mobilità a Roma si realizzerà per fasi (corrispondenti a 3 lotti funzionali e funzionanti), e permetterà risparmi legati ai minori costi di gestione e manutenzione dei veicoli su strada. Per l’ultimo dei tre lotti, l’ordinazione dei mezzi è stata fissata al secondo semestre 2022, mentre le consegne dovrebbero terminare entro il primo semestre 2023. I mezzi acquistati, di proprietà di Roma Capitale, verranno affidati per l’utilizzo all’esercente del servizio di trasporto pubblico locale, vale a dire ATAC S.p.A.
I nuovi bus per Roma sono solo uno dei 59.773 i progetti che hanno interessato la Regione Lazio. Qui le questioni maggiormente affrontate con il contributo della politica di coesione 2014-2020 riguardano proprio Trasporti e mobilità, tema al quale sono riconducibili il 19,4% dei fondi complessivi: 1,03 miliardi di euro sugli oltre cinque miliardi erogati in totale.