Bonus pubblicità anche per le somme fatturate da società concessionarie

Escluse dal calcolo le spese sostenute da servizi di consulenza o intermediazione

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Arrivano dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria importanti chiarimenti sul bonus pubblicità per l’anno 2023.

“Le somme complessivamente fatturate dalle società concessionarie della raccolta pubblicitaria sono integralmente ammissibili ai fini del calcolo del credito d’imposta – spiega Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale Commercialisti – poiché rappresentano, per l’operatore economico committente, la spesa effettiva sostenuta per l’acquisto degli spazi pubblicitari”.

“La Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti pubblicitari realizzati potrà essere presentata fino al 9 febbraio 2024 solo da coloro che hanno presentato la Comunicazione per l’accesso al bonus pubblicità per l’anno 2023”.

“Sono escluse dal calcolo del credito d’imposta le spese sostenute dagli operatori economici che scelgono di avvalersi di servizi di consulenza, intermediazione o di altro genere – conclude Marco Cuchel – poiché si tratta di servizi accessori il cui costo non concorre al calcolo del credito d’imposta”.