Dal 2 marzo 2024 è in vigore il decreto legge Pnrr-ter che semplifica le procedure di avvio per aprire 45 attività e 85 diversi codici Ateco che saranno “liberamente esercitabili”, per i quali quindi viene eliminata ogni tipo di burocrazia.
“In passato per avviare o chiudere un’attività artigiana in Italia erano necessari numerosi adempimenti e tasse. Il decreto – evidenzia Guido Rosignoli, vicepresidente della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – mira a semplificare la pubblica amministrazione, riducendo gli oneri amministrativi e velocizzando i processi”.
Ad esempio, muratori, imbianchini, falegnami, organizzatori di feste, graphic designer, piastrellisti, carpentieri, fabbri, sarti, pizzaioli e produttori di software diventano mestieri che non richiedono alcun tipo di adempimento e di costi fissi di avviamento, la cosiddetta Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), valutata in circa due mila euro. Inoltre, gli oneri amministrativi a carico delle imprese vengono ridotti uniformando il quadro normativo ed eliminando il titolo abilitativo per l’avvio delle attività.
“Il decreto estende ad altre certificazioni sanitarie l’uso della piattaforma nazionale, introdotta durante la pandemia da Covid-19 per il pass verde – conclude Guido Rosignoli – e questo include la digitalizzazione e l’interoperabilità di certificazioni sanitarie a vantaggio di cittadini, Asl, farmacie e medici di medicina generale”.
Snellire la burocrazia, come spiegato dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, non riguarda solo il Pnrr ma punta a rendere la pubblica amministrazione più veloce ed efficiente contribuendo alla ripartenza del Paese.