Assicurare una maggiore efficacia, imparzialità ed efficienza nel recupero dei tributi, anche per quanto riguarda quelli degli enti territoriali. È questo l’obiettivo della revisione del sistema nazionale della riscossione sul tavolo dell’esecutivo.
Tra le principali misure che il legislatore delegato dovrà adottare troviamo: pianificazione annuale delle procedure di recupero in collaborazione Mef; siscarico automatico delle quote non riscosse entro il quinto anno successivo all’affidamento; revisione della disciplina della responsabilità dell’agente della riscossione; modifica delle condizioni di accesso ai piani di rateazione.
“La riforma prevede inoltre l’introduzione di una disciplina della riscossione nei confronti dei coobbligati solidali paritetici e dipendenti. Il testo contiene – sostiene Rosa Santoriello, consigliera d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – disposizioni per garantire che i coobbligati siano informati tempestivamente delle rateazioni ottenute dal debitore principale”.
È necessario però chiarire quali saranno le conseguenze della mancata comunicazione ai coobbligati della richiesta di rateazione, in particolare per quel che riguarda un’eventuale richiesta di pagamento del debito da parte dell’agente della riscossione.
“Il provvedimento prevede inoltre la notifica preventiva della cartella di pagamento prima di avviare una riscossione coattiva nei confronti di un soggetto, sia debitore iscritto a ruolo o coobbligato solidale – conclude Rosa Santoriello – per garantire la massima tutela del diritto di difesa, eliminando la possibilità di esecuzione forzata basata solo sull’avviso di intimazione”.