AAA, le aziende cercano (ma non trovano) lavoratori

A marzo, il 47,8% dei posti di impiego disponibili è rimasto vacante

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Lo scorso marzo, il 47,8% dei posti di lavoro disponibili (447 mila) è rimasta vacante a causa della mancanza di candidati idonei. Il dato, riportato da Confcooperative durante la 42esima assemblea nazionale, registra un paradosso che avrà conseguenze importanti per le imprese.

“Le associate alla cooperativa oggi danno lavoro a 540 mila persone e potrebbero assumere altre 30 mila figure, ma non riescono a trovare personale qualificato. Una situazione – spiega Luigi Pagliuca, presidente della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – che si va ad aggiungere alla difficile condizione che le imprese stanno vivendo a causa degli aumenti dei costi energetici e delle materie prime, nonché della contrazione dei consumi interni. Senza contare che solo un’impresa su due riesce ad accedere al credito”.

Nonostante il tasso di disoccupazione sia sceso al 7,2% e gli occupati abbiano raggiunto quota 24 milioni, ci sono ancora 12,4 milioni di inattivi: ovvero un terzo della popolazione tra i 15 e i 64 anni. Tra questi, 2,66 milioni di donne non cercano lavoro per motivi familiari, come l’assistenza a familiari anziani, minori o disabili.

“Non va dimenticato che l’impatto delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale ha generato un disallineamento tra le competenze richieste e quelle disponibili nel mercato del lavoro. Un fenomeno – prosegue  Luigi Pagliuca – che potrebbe penalizzare fino al 60% degli occupati nelle economie più avanzate”.

Quali soluzioni? Confcooperative propone di rafforzare le politiche di conciliazione, riconoscere gli aumenti contrattuali, promuovere le Stem e incentivare la digitalizzazione.