
Pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea le due direttive che introducono importanti novità riguardanti la regolamentazione degli organismi di parità e tutela contro le discriminazioni. La Direttiva n.1500/2024 riguarda le norme di regolamentazione degli organismi di parità per la tutela contro le discriminazioni in materia di trattamento e per l’accesso ai beni e servizi, mentre la Direttiva n.1499/2024 riguarda gli organismi di parità nel settore della parità di trattamento e delle pari opportunità tra uomo e donna in materia di occupazione, in conformità con le direttive 2006/54/CE e 2010/41/Ue.
“Gli organismi di parità sono incaricati di promuovere azioni positive e l’integrazione della dimensione di genere in enti pubblici e privati; fornire formazione, consulenza e sostegno – spiega Michela Benna, consigliera d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – ma anche di partecipare al dibattito pubblico e comunicare con i portatori di interesse e promuovere lo scambio di buone pratiche”.
Gli Stati membri dovranno garantire che le parti abbiano accesso a procedure di mediazione o conciliazione e assicurare un termine di prescrizione adeguato per avviare azioni giudiziarie.
“Inoltre, agli organismi per la parità dovranno avere il diritto di avviare procedimenti giudiziari per conto delle vittime, partecipare a procedimenti giudiziari a loro sostegno, avviare procedimenti giudiziari in nome proprio per difendere l’interesse pubblico e – conclude Michela Benna– avere il potere di accertare violazioni del principio di parità di trattamento, formulando valutazioni motivate e documentate”.