Il termine “Industria 4.0” indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.
Il nome viene dall’iniziativa europea “Industry 4.0”, a sua volta ispirata a un progetto tedesco.
Quando si parla di Industria 4.0 si parla anche di quarta rivoluzione industriale. Le nuove strategie porteranno infatti una grande cambiamento nel contesto sociale ed economico.
Quali sono le origini del progetto “Industria 4.0”?
Secondo la ricerca “The future of jobs” da cui ha avuto origine il progetto europeo e poi quello italiano, le tecnologie del cloud e la flessibilità del lavoro porteranno a una vera e propria rivoluzione dei processi industriali. Dice questo studio che si creeranno 2 milioni di posti di lavoro, ma ne spariranno 7. L’Italia però ne uscirà con un pareggio.
Quali sono le tecnologie abilitanti all’ “Industria 4.0”?
Protagonista assoluta di Industria 4.0 è la tecnologia, cui spetta il compito di rivitalizzare il sistema produttivo. Le tecnologie abilitanti che caratterizzano l’Industria 4.0 sono:
- Robotica avanzata: lo sviluppo di macchinari dotati di intelligenza artificiale e interconnessi tra di loro.
- Manifattura additiva: la stampa tridimensionale e la fabbricazione digitale.
- Realtà aumentata: la creazione di dispositivi indossabili attraverso cui presentare una piano di realtà sovrapposto alla nostra.
- Integrazione orizzontale/verticale: lo sviluppo di sistemi comunicanti tra il produttore e il consumatore.
- Simulazione: la creazione di sistemi che simulino i processi legati all’attività produttiva in modo da programmarne e prevederne il processo.
- Industrial Internet (o Internet delle cose): creazione di oggetti collegati alla rete.
- Cloud: la gestione di elevate quantità di dati in rete.
- Cyber-Security: lo sviluppo di sistema che garantiscano sicurezza in rete.
- Big Data: l’analisi di un’ampia base di dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi.
Che cos’è una smart factory?
La smart factory è un concetto introdotto dal progetto Industria 4.0. Si tratta di una fabbrica intelligente, la cui produzione è digitalizzata e organizzata secondo processi fluidi e interconnessi. I sistemi di produzione devono essere in grado di utilizzare al meglio le risorse disponibili.
In che modo un’Industria può trarre beneficio dalla trasformazione in Industria 4.0?
La trasformazione 4.0 si può riassumere in: produrre di più e sprecare di meno. Le macchine intelligenti, interconnesse tra loro e collegate alla rete, permettono adattamenti in tempo reale. Collegare tra di loro tutte le aziende coinvolte in una filiera ha vantaggi evidenti: la connessione tra persone, cose e sistemi crea valore aggiunto perché riduce i costi, permette alla risorse di interagire sempre, e riceve dati sempre aggiornati facilmente estrapolabili.
In particolare, la trasformazione in Industria 4.0 permette di avere:
- Flessibilità, perché permette la realizzazione di piccoli lotti al costo della grande produzione.
- Velocità, perché le nuove tecnologie innovative e predittive permettono di passare velocemente dal prototipo alla produzione.
- Produttività, perché riduce i tempi di allestimento, gli errori e i fermi macchina.
- Qualità e riduzione degli scarti, grazie ai sensori che controllano il prodotto in tempo reale.
- Competitività, grazie alle funzionalità dell’Internet delle cose.
Quanto incidono le nuove tecnologie nella crescita aziendale di un’industria?
Secondo le stime le tecnologie legate a Industria 4.0 porteranno a una crescita di efficienza produttiva dal 30 al 50%.
Che cos’è il piano italiano “Industria 4.0”?
Il “Piano Nazionale Industria 4.0” (poi Piano Nazionale Impresa 4.0 e oggi Piano Transizione 4.0) è stato varato dal governo Renzi nel 2016, e finanziato con 20 miliardi di euro, poi rifinanziati in ogni manovra fino ad oggi. Offre alle aziende italiane alcuni strumenti per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale legate alla quarta rivoluzione industriale: dal credito d’imposta ai fondi di garanzia fino ai finanziamenti.
Che cos’è il piano “Transizione 4.0”?
Il Piano Transizione 4.0 è il nuovo piano nazionale rivolto alla trasformazione digitale. Ha sostituito il Piano Nazionale Industria 4.0.
L’investimento è di 24 miliardi di euro, che saranno finanziati dal Recovery Fund. La misura diventerà strutturale e introduce un sistema coordinato di misure organiche e complementari per favorire gli investimenti per l’innovazione, tra cui il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione. Gli strumenti di sostegno e aiuto sono moltissimi, e quasi sempre tra di loro cumulabili.
L’obiettivo del piano è quello di stimolare gli investimenti privati e dare stabilità e certezze alle imprese con misure che avranno effetto fino a giugno 2023.