Società cancellata e avviso di accertamento

La Cassazione conferma la validità della notifica

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L’ordinanza n.5246/2025 della Corte di Cassazione ha stabilito che l’avviso di accertamento notificato al legale rappresentante di una società già cancellata dal registro delle imprese è da considerarsi valido.

“Nel caso in esame, la CTR della Campania, riformando la decisione di primo grado, aveva annullato l’atto impositivo, sostenendo che la notifica era irregolare perché effettuata al destinatario in qualità di legale rappresentante della società, invece che come socia, unica figura legittimata a rispondere del debito dopo l’estinzione della società. Di diverso avviso invece la Suprema Corte – evidenzia Felice Colonna, consigliera d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – che ha accolto le argomentazioni della Difesa erariale richiamando l’art. 28, comma 4, del D.lgs. n. 175/2014”.

La norma, prevede che, ai soli fini della validità degli atti tributari, l’estinzione della società a seguito della cancellazione dal registro delle imprese produce effetti solo dopo 5 anni.

“Questo principio è stato più volte ribadito dalla giurisprudenza di legittimità secondo cui – prosegue Colonna – la società per fictio iuris non si estingue immediatamente, ma continua a esistere agli effetti tributari per 5 anni dalla cancellazione; il legale rappresentante mantiene la capacità di ricevere notifiche e di agire in giudizio, mentre i soci non sono legittimati e l’Amministrazione finanziaria può notificare l’avviso presso il domicilio fiscale dell’ente o, in alternativa, al rappresentante legale della società”.