Agenzia delle Entrate, il fascino del posto fisso

Il dato emerge dall’inchiesta condotta da Italia Oggi

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Entrare a lavorare nella pubblica amministrazione resta la più grande aspirazione dal punto di vista lavorativo. Un’inchiesta di ‘Italia Oggi’, che ha analizzato i risultati del primo maxi concorso per funzionari dell’Agenzia delle Entrate dello scorso novembre, mostra infatti come numerosi  dottori commercialisti ed esperti contabili siano risultati vincitori del concorso.

“Stiamo parlando di oltre 400 professionisti sui 3970 posti messi a concorso, che hanno scelto di abbandonare la carriera individuale per entrare nella PA. Un segnale chiaro – spiega Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – che testimonia lo scarso interesse per la professione di commercialista, soprattutto da parte dei più giovani”.

Come evidenzia l’inchiesta, l’abilitazione alla professione di dottore commercialista non rappresentava un requisito del concorso ma ovviamente l’esperienza maturata è stata una marcia in più. Si tratta però anche di una grande opportunità perché lavorare per le ‘Entrate’, accrescerà l’esperienza professionale. 

“L’esperienza maturata sul campo da parte dei professionisti – prosegue Cuchel – potrebbe davvero fare la differenza rendendo più efficaci e mirati i controlli fiscali, ma soprattutto potrebbe aiutare l’Agenzia delle Entrate a comprendere le difficoltà che possono incontrare i contribuenti e contribuire per lo sviluppo di nuovi servizi”.

Altri punti di vista dell’ingresso di diversi professionisti all’Agenzia delle Entrate possono essere legati sia alla diminuzione della concorrenza, sia all’impegno di dover acquisire nuove competenze.