Bariola: Crisi? Un driver per arrivare a nuovi mercati

Per l’Ad di Simai questo è il momento della flessibilità

Massimiliano Bariola

Continuare a investire anche se la congiuntura economica è poco favorevole, lavorare ai ritmi pre-pandemia senza lasciare scoperto il mercato, ma aprendo, al contrario, scenari inediti: molte Pmi italiane hanno reagito trovando nella crisi sanitaria un’occasione di ridefinizione dei propri confini di mercato. E’ il caso di Simai, azienda storica che offre la più ampia gamma di trattori elettrici e trasportatori a pianale in Europa e che, forte della sua esperienza consolidata in oltre 70 anni di storia, da qualche anno ha unito il suo futuro a quello di Toyota Material Handling. L’acquisizione nel 2016 non ha, però, modificato la testa e il cuore dell’azienda di San Donato Milanese che continua a investire in nuovi prodotti con uno sguardo a settori diventati ora strategici, come il segmento aeroportuale e automotive. Ne abbiamo parlato con Massimiliano Bariola, Amministratore delegato dell’azienda.

La pandemia ha messo in ginocchio molti comparti produttivi. Come avete reagito alla crisi?
Non siamo stati fermi nemmeno un giorno. Simai ha dimostrato una grande flessibilità studiando metodi per intercettare la domanda anche in altri comparti. Il momento difficile è stato per noi un’occasione per migliorare e proporre nuovi servizi alla clientela come le revisioni, i service e il ricondizionamento dell’usato. Dato il periodo critico, ci siamo anche adoperati per proporre soluzioni finanziarie ad hoc per l’acquisto.

L’emergenza legata al Covid 19, al netto delle significative difficoltà, ha aperto nuove opportunità?
Assolutamente sì. Noi, anche in questo anno e mezzo particolare, abbiamo continuato a investire nei Piani di sviluppo che sono andati avanti senza interruzioni, perfezionando i lineamenti della nostra offerta. Nel frattempo, visto il contestuale rallentamento e stop di alcuni comparti che sono andati in sofferenza come quello dell’aeroportuale, ci siamo concentrati sul settore ospedaliero. Abbiamo anche agganciato i mercati stagionali incrementando il volume di affari che, in prospettiva, beneficerà anche della ripresa dei settori più colpiti. La flessibilità, che abbiamo dimostrato oggi credo sia il vero vantaggio competitivo per il futuro.

Come giudica il sostegno del Governo al settore meccanico? Gli strumenti del Recovery Fund vanno nella direzione sperata?
È ancora presto per formulare un giudizio globale. Per quel che mi riguarda è stato scritto molto bene. Il capitolo legato all’Industria 4.0, in particolare, fornisce un significativo supporto al mondo meccanico. Sono poi affrontati i vettori centrali per il prossimo futuro come la sostenibilità e la transizione ecologica. Su questo fronte lavoriamo in una posizione di vantaggio visto che sono vent’anni che implementiamo veicoli green con motori elettrici. Attualmente, va detto, il Recovery Fund è ancora allo stato di dichiarazione di intenti. Siamo tutti pronti a fare del nostro meglio ma l’impegno delle aziende per creare nuova ricchezza industriale e prospettive di sviluppo deve vedere in prima linea anche le istituzioni e le associazioni di categoria.

Card 31 Bariola

Quattro nuovi modelli di trattore lanciati nel 2020 e un nuovo showroom a luglio. Quali sono i vostri obiettivi per i prossimi mesi?
Sono due i concetti chiave che guidano la crescita di Simai in termini di produttività e redditività: rinnovamento e innovazione della gamma dei prodotti. Prova ne sono i quattro nuovi modelli lanciati nel 2020, ricchi di contenuti tecnologici e all’avanguardia. Quest’anno abbiamo studiato altri tre modelli che presenteremo in anteprima, tra qualche giorno, all’appuntamento fieristico Gis di Piacenza. Per quanto riguarda gli obiettivi dei prossimi mesi, ci aspettiamo una ripresa del segmento aeroportuale e continueremo a parlare con il settore automotive con un’offerta su misura. Stiamo incrementando poi il capitolo usato, assistenza e in generale il post-vendita allargato. Infine, stiamo mettendo a punto il Museo della Simai che raccoglie gli oltre 70 anni di storia della nostra realtà.

Quali sono invece i Piani di sviluppo per i prossimi cinque anni?
Nel prossimo quinquennio vedo sicuramente lo sviluppo di nuovi mercati e nel contempo il consolidamento del posizionamento raggiunto anche attraverso le nuove tecnologie. In termini di efficientamento, il sistema di trattori che stiamo sviluppando consente di razionalizzare la movimentazione e di rendere più rapide ed efficaci le operazioni di logistica interna. Il nostro servizio di ingegneria, che si compone di sopralluoghi e analisi tecniche in fase preliminare, consente successivamente di proporre al cliente la migliore macchina per le sue esigenze, ricorrendo anche ad ampi interventi customizzati e tailor made.

Siete produttori di mezzi per la movimentazione tra i principali nel contesto europeo. Quali sfide attraverseranno il settore?
Ritengo che la movimentazione orizzontale sarà sempre più importante in futuro perché è tra le più sicure. Prevediamo uno sviluppo nella direzione dei sistemi di guida autonoma e in quella della sostenibilità con l’elettronica imbarcata. Stiamo lavorando per rispondere a entrambe le sfide da tempo. Basti pensare che Simai da due decenni vanta una delle più vaste gamme disponibili di mezzi completamente elettrici.

Quali sono i valori di Simai rimasti immutati in oltre 70 anni di storia?
Sicuramente il concetto di innovare che ci contraddistingue. E poi, da sempre la centralità del cliente in un’ottica di sartorialità della meccanica. Crediamo molto nella customizzazione di un prodotto come il trattore, che si deve adattare perfettamente alle esigenze d’impiego. Altro elemento chiave è la flessibiltà legata a doppio filo con i traguardi di efficienza che ci permettono di proporre modelli sempre più sostenibili e sicuri. Centrale è, infatti, nella logica aziendale il know how che per Simai si traduce in una ricchezza costruita negli anni. Stiamo parlando di oltre diverse centinaia di applicazioni personalizzate nella storia dell’azienda, soluzioni realizzate anche in pochissimi modelli su richiesta del cliente e interamente progettati da noi.

L’attenzione all’ambiente e alla riduzione degli impatti è una sfida per tutti. Le flotte di trattori elettrici abbinate a formule di noleggio flessibili sono la formula del futuro?
Credo che l’impegno a ridurre gli impatti ambientali sarà una sfida importante per il settore della movimentazione. La formula di alimentazione elettrica abbinata a una flessibilità di utilizzo, come il noleggio full service, sarà sicuramente il futuro perché, tra i vantaggi, garantisce anche il perfetto stato del mezzo sottoposto a manutenzioni periodiche e aggiornamenti. Per quanto concerne l’azienda, l’impegno di Simai si è tradotto nella certificazione dei processi aziendali soddisfacendo anche i requisiti previsti dalle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e UNI ISO 45001 relativi alla qualità, l’ambiente, la salute e sicurezza sul posto di lavoro.