Cessione del quinto, forma di prestito preferita

Vantaggiosa, è da decenni la più gettonata per far fronte a spese improvvise

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La cessione del quinto dello stipendio o della pensione continua a essere una delle formule di finanziamento preferite dagli italiani per gestire momenti di scarsa liquidità o spese improvvise.

“Ricordiamo che la cessione del quinto include la trattenuta della rata direttamente dallo stipendio o dalla pensione fino a un massimo del 20% della somma netta mensile con un tasso di interesse fisso per tutta la durata del prestito. La sua durata massima è di 120 mesi – sostiene Rosa Santoriello, consigliera d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – con la possibilità di estinguere anticipatamente il prestito e di rinnovarlo dopo aver rimborsato almeno il 40% delle rate”.

Inoltre, è obbligatorio stipulare un’assicurazione che copra il rischio di decesso o perdita del lavoro.

“Nel terzo trimestre del 2023, grazie alla discesa dei tassi di interesse, la cessione del quinto si è rivelata più vantaggiosa rispetto ai prestiti classici – prosegue Santoriello – con tassi del 4,52% per i lavoratori del settore pubblico e del 5,95% per i privati e pensionati. L’Osservatorio di Segugio.it ha rilevato che quasi il 50% delle richieste proviene da lavoratori privati, mentre circa il 32% dai dipendenti pubblici e il 18% dai pensionati”.

A livello geografico, nel Nord Italia prevalgono le richieste dal settore privato, mentre al Sud e nelle Isole c’è un equilibrio tra settore privato e pubblico.

Le motivazioni principali per richiedere la cessione del quinto includono problemi di liquidità improvvisi; acquisto di automobili, con prestiti medi attorno ai 18mila euro; ristrutturazione della casa, con prestiti medi di circa 12mila euro.