Come funzionano i dazi e la barriera doganale

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Quando si importano prodotti da paesi stranieri, il loro costo può essere maggiorato dalla barriera doganale, cioè dall’insieme dei dazi esterni d’importazione messi a protezione dei prodotti nazionali o europei. Ad applicare i dazi è il paese importatore, che inserisce un’imposta indiretta sul valore di tutti i prodotti che provengono dall’estero.

L’effetto principale delle barriere doganali è quello di far salire il prezzo del prodotto venduto all’estero per proteggere dalla concorrenza i beni e i servizi dello stesso tipo di prodotti nello Stato d’importazione.

I dazi hanno origini antiche: se ne trovano tracce in documenti di oltre 2.000 anni fa. Eppure ormai da molto tempo gli Stati cercano di evitare l’applicazione di dazi penalizzanti, per evitare ritorsioni sui propri prodotti, e ci sono anche molti accordi commerciali, che eliminano o riducono fortemente queste imposte indirette. Nell’Unione europea, per esempio, vige la libera circolazione delle merci, che comporta l’abolizione di qualunque dazio tra gli Stati membri.

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A quanto ammontano i dazi doganali

I dazi variano a seconda del prodotto che si vuole importare. In generale, se si tratta di merce che in Europa non viene realizzata, i dazi sono bassi. Mentre tendono a salire quando i prodotti fanno parte di settori industriali importanti anche in Europa. Ecco qualche esempio:

  • Orologi da polso: 4,5%
  • Tablet: 0%
  • Pannelli solari: 0%
  • Magliette: 12%
  • Bici elettriche: 6%
  • Lampade a led: 4,7%
  • Arachidi: 12,8%

Come si calcolano i dazi doganali

I dazi doganali variano a seconda del tipo di bene importato e sono calcolati in base al valore dichiarato. Il calcolo dei dazi è una delle operazioni più complesse, perché esistono numerose categorie e sottocategorie di prodotti.

Per conoscere gli oneri doganali, cioè il dazio e l’Iva da applicare per una determinata categoria di prodotto, bisogna consultare la pagina della Tariffa Doganale d’uso integrata. Qui, nel campo dedicato alla ricerca, è possibile inserire il nome del prodotto che si vuole importare per scoprire a quale tipo di imposte indirette è sottoposto il suo ingresso nella Ue. I dazi sono sempre calcolati su una percentuale del valore dichiarato: più è alto il valore della merce, più lo saranno i dazi doganali.

Chi calcola i dazi doganali

Quando la merce arriva in dogana vengono calcolati Iva e dazi. La Dogana è un ente adibito al controllo delle merci in importazione e alla riscossione dei diritti doganali (dazio e Iva). La Dogana opera attraverso due tipi di strutture:

  • Gli uffici di confine, posti lungo la linea di confine nazionale
  • Gli uffici interni, collocati all’interno del territorio nazionale.

La percentuale del dazio varia a seconda della tipologia del bene, mentre l’Iva in Italia è fissa al 22%. È importante che il materiale importato non sia coperto da copyright o brevettato, altrimenti si parla di importazione illegale.

Chi paga i dazi doganali

Chi paga il dazio doganale in esportazione? È sempre l’acquirente.

Al controllo doganale, gli agenti applicano le imposte in base al tipo di merce dichiarata in fattura e al suo valore. Chi ha acquistato il bene, al momento di ritirarlo, deve quindi saldare l’imposta all’ufficio doganale: o pagando direttamente il corriere o regolandosi con la dogana.

Come funzionano i controlli della dogana

All’arrivo della merce gli uffici doganali effettuano dei controlli a campione. È importante sapere che:

  • I prodotti di basso valore non vengono presi in considerazione dalle dogane. Importi inferiori ai 50 euro di valore molto probabilmente non richiederanno il pagamento di un dazio doganale.
  • In caso il prodotto venga segnalato come sospetto per falsa dichiarazione (valore in fattura inferiore al valore reale del bene), la dogana blocca la spedizione ed effettua le ispezioni aprendo il pacco e verificando il valore reale. In questo caso potrebbero essere richiesti ulteriori costi di giacenza merce e spese di ispezione.

Quanto tempo impiega un prodotto per passare alla dogana

Quando un prodotto proviene dall’estero e deve passare per l’Ufficio doganale, è bene considerare che impiegherà del tempo prima di arrivare a destinazione. Oltre ai giorni necessari a far pervenire la merce in Italia, infatti, il pacco deve essere valutato dalla dogana competente, che può impiegare dai 7 ai 10 giorni per le verifiche del caso.

Gli accordi di libero scambio che aboliscono i dazi doganali

Come detto, all’interno dell’Unione europea le merci circolano liberamente tra gli Stati membri, senza applicazioni di dazi. Ma ci sono altri accordi di libero scambio.

Dal 1947 opera il Gatt, il General Agreement on Tariffs and Trade, un accordo internazionale firmato originariamente da 23 paesi (ora sono 120) per favorire la liberalizzazione del commercio mondiale. Dal 1995 al Gatt è subentrato il Wto, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, che ha per obiettivo proprio l’abolizione o la riduzione delle barriere doganali.

Operano molti altri trattati di libero scambio, l’ultimo firmato dall’Unione Europea è il Ceta, con il Canada.

Le conseguenze della Brexit sui dazi doganali

A gennaio 2021 si è concretizzata la Brexit, cioè l’uscita del Regno Unito dagli accordi commerciali dell’Unione europea, tra cui la libera circolazione delle merci. L’accordo evita l’imposizione di dazi e quote, dunque si continua a commerciare liberamente con Londra, anche se torneranno i controlli doganali, quindi ci saranno molta più burocrazia e scartoffie, che indubbiamente appesantiranno il tutto.

Nel 2019 l’interscambio fra Italia e Gran Bretagna era stato di circa 30 miliardi di sterline (33 miliardi di euro), con 20 miliardi di nostre esportazioni e dieci di importazioni (un saldo largamente attivo).

La guerra dei dazi

Gli Stati Uniti di Trump, e prima quelli di Bush, hanno messo in atto in questi anni politiche protezioniste (introducendo dazi doganali) per “proteggere i lavoratori e le aziende Usa”. La più celebre guerra dei dazi scatenata dagli Stati Uniti risale però al 1930, quando venne approvato lo Smoot Hawley Tariff Act, che portò i dazi dei principali prodotti importati negli Stati Uniti al 40% e negli anni successivi anche oltre.