“Con l’eliminazione del blocco dei licenziamenti ci sarà un aggiustamento fisiologico, visto che il mercato è rimasto bloccato per più di un anno, ma non c’è da aspettarsi un’emorragia di lavoratori”. Lo ha detto la dg di Confindustria, Francesca Mariotti, in audizione alla Camera sul decreto Sostegni bis. “Il blocco – ha aggiunto – rappresenta un’eccezione nel panorama Ue che, ove protratta oltre la fase acuta dell’emergenza, puo’ seriamente ostacolare i processi di riorganizzazione dei lavoratori tra imprese, con conseguenti effetti negativi sul mercato del lavoro e, quindi, sulle stesse assunzioni”.
Anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è stato abbastanza netto nel commentare le considerazioni finali del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Il blocco dei licenziamenti è una “misura che stiamo adottando solo noi a livello planetario”, ha sottolineato. “Noi – ha aggiunto – ci riconosciamo perfettamente nella mediazione fatta da Draghi equilibrata, saggia, poi se si vuole creare polemica, non ci compete”.
“Gli altri Paesi europei, che non hanno adottato il blocco – ha detto ancora Mariotti durante la sua audizione alla Camera – non stanno registrando un aumento dei licenziamenti. Questo grazie agli ammortizzatori sociali e alle misure per la liquidità, che sono stati adottati anche in Italia. Stupisce, al contrario, che da oltre un anno il dibattito sia fossilizzato sul blocco, quando invece è urgente accelerare sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sul rilancio delle politiche attive per il lavoro, nonché sulla formazione professionale per rispondere alla domanda di nuove competenze per le quali le imprese sono pronte ad assumere”.
