In Germania funziona già così, in Francia quasi perché manca solo l’ok del Senato. Le tratte di viaggio considerate ‘brevi’, cioè fino a due ore e mezza, vengono effettuate in treno e non più in aereo. E l’Italia? Come riferisce un focus de Il Sole 24 ore, nel nostro Paese il progetto di riconversione su rotaia di alcuni passaggi aerei è ancora allo stato embrionale. Cioè a una proposta rilanciata dal ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. Proposta che, fatalmente, dipende da quale tipo di accordo verrà trovato su Alitalia.
Per fare alcuni esempi pratici di altri Paesi della Ue, dal 1° luglio sarà possibile raggiungere l’aeroporto di Francoforte, l’hub principale di Lufthansa e uno dei principali d’Europa, via treno da Monaco di Baviera e Amburgo, mentre da dicembre saranno collegate anche Berlino, Brema e Muenster. In Germania hanno spiegato che, oltre per la tutela dell’ambiente, la scelta risulta decisiva sul fronte dei risparmi.
Tornando all’Italia, il ministro Giovannini poco dopo il suo insediamento ha dichiarato che “l’interazione tra Alitalia e Fs è una pista su cui bisognerà lavorare. Non c’è dubbio che è un tema su cui Ita e Ferrovie ragioneranno in futuro”. Il Sole 24 ore ricorda anche il Piano di integrazione del 2019 elaborato da Ferrovie dello Stato e Delta Airlines, operazione poi sfumata, per una scelta strategica compiuta da Atlantia che era il quarto partner della cordata.
