Fatture semplificate per i forfettari

Disponibile il portale ‘fatture e corrispettivi’ dell’Agenzia delle Entrate

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Dallo scorso 1° gennaio, coloro che utilizzano il regime forfettario possono emettere fatture semplificate, ovvero fatture con un minor numero di dati, in un formato elettronico che rende più agevole il processo di compilazione e trasmissione.

“La fattura semplificata richiede solo i dati essenziali: dovrà infatti riportare – sottolinea Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – la data di emissione, il numero di fattura, i dati del cedente/prestatore e del cessionario/committente, con la possibilità di limitarsi a partita Iva o codice fiscale, la descrizione generica dei beni o servizi, senza indicazioni specifiche su qualità e quantità e infine l’importo totale e l’imposta inclusa, oppure dati che permettono il calcolo del tributo”.

In linea generale, la fattura semplificata è riservata a operazioni fino a 100 euro, ma il DM 10 maggio 2019 ha esteso il limite a 400 euro. Con il nuovo decreto, i contribuenti forfettari potranno emettere fatture semplificate anche per importi superiori, in deroga al limite stabilito dall’art. 21-bis del D.P.R. n. 633/1972.

“L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una procedura tramite il portale ‘fatture e corrispettivi’ per creare e inviare le fatture semplificate. Questa procedura – prosegue Baldino – è accessibile sia per fatture ordinarie sia per quelle verso la pubblica amministrazione”.

L’emissione di fatture semplificate rappresenta un importante passo verso la riduzione degli oneri amministrativi per i forfettari, rendendo più veloce la gestione fiscale e adattando il sistema alle esigenze di semplificazione.