Federmeccanica: 21% imprese a rischio, mancano materie prime

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Il rincaro dei prezzi delle materie prime e la loro scarsa disponibilità sul mercato ha colpito il 93% delle imprese metalmeccaniche. E’ quanto emerge dall’ultima rilevazione congiunturale di Federmeccanica. Il 72% delle aziende dichiara difficoltà di approvvigionamento, dovute principalmente alla loro scarsità e al significativo allungamento dei tempi di consegna. “Da ciò – si legge nel documento – potrebbe derivare un’interruzione dell’attività produttiva nel 21% delle imprese rispetto al precedente 14%”. Due imprenditori su tre (64%) ritengono che la tendenza rialzista dei prezzi potrebbe durare anche nei prossimi mesi.

Secondo l’indagine, nella prima metà dell’anno in corso, il settore metalmeccanico ha evidenziato significativi segnali di miglioramento, in linea con i progressi realizzati da giugno 2020. In particolare, nei mesi più recenti si sono recuperati integralmente i volumi di produzione che si realizzavano prima dello scoppio della pandemia: nel secondo trimestre la crescita della produzione è stata del 2,1% t/t e del 47% a/a (ma il dato risente della diffusa chiusura delle aziende nel mese di aprile 2020); confrontando il periodo aprile-giugno di quest’anno con gennaio- febbraio 2020, mesi precedenti lo scoppio della pandemia, si registra una crescita dell’1,5%. Complessivamente, nel primo semestre la crescita dei volumi su base annua è del 29,9%, sostanzialmente in linea con i primi sei mesi del 2019 (-0,8%): un miglioramento diffuso a tutte le attività dell’industria metalmeccanica, seppur con tassi fortemente differenziati.