FOI, la nullità cancella il diritto alla detrazione dell’IVA

La fattura deve contenere una rappresentazione veritiera di tutti gli elementi

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La Corte di Cassazione (sentenza n.45114/2022) torna sul tema delle fatture per operazioni inesistenti, identificate con l’acronimo FOI.
Per i Supremi giudici la fattura, al pari di tutti gli elementi equipollenti, deve contenere una rappresentazione veritiera di tutti gli elementi in grado di incidere su aspetti fiscalmente rilevanti, sicché – spiega Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – assume rilevanza anche l’inesistenza giuridica, la quale si verifica ogniqualvolta la divergenza tra realtà e rappresentazione riguardi la natura della prestazione documentata in fattura con ciò determinandosi una alterazione del contenuto del documento contabile”.
Le conseguenze fiscali della nullità sono tutt’altro che di secondaria importanza. Infatti – prosegue Tonelli – viene meno il diritto alla detrazione dell’IVA, qualora esposta o se determinata attraverso il meccanismo del reverse charge, e alla deduzione del costo ai fini delle imposte dirette”.