Ho.Re.Ca, consumi e scenari che cambiano

A Rimini il convegno organizzato da Italgrob, tra analisi e prospettive future

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Un soggetto industriale forte, che gioca un ruolo economico e sociale fondamentale e che rappresenta un elemento nevralgico dell’ecosistema del fuori casa. Questa la quintessenza del canale Ho.Re.Ca. (Hotel, Ristorazione, Catering), al centro del congresso ‘Consumi e scenari nell’Italia che cambia’ promosso da Italgrob, la Federazione Italiana dei Distributori Ho.Re.Ca. che si è tenuto il 19 febbraio in occasione dell’International Ho.Re.Ca. Meeting presso l’Italian Exhibition Group–Fiera di Rimini. Due gli obiettivi principali di questo significativo convegno: esplorare le tendenze attuali della distribuzione in questo canale e analizzare come le dinamiche sociali, economiche e culturali stiano influenzando i consumi.

Il settore in pillole. I dati raccontano di 3.800 imprese afferenti a questo settore, con oltre 60 mila addetti e un fatturato che, nel 2023, ha raggiunto i 17 miliardi di euro. Complessivamente, il mercato italiano Ho.Re.Ca. conta circa 330 mila pubblici esercizi e 1 milione e 400 mila occupati, che rappresenta il 6,1% della popolazione lavorativa nazionale. Numeri che, in concreto, contribuiscono al benessere soggettivo delle persone in quanto i vari territori diventano più vivibili e dunque antidoto essenziale al degrado urbano, senza dimenticare che questo settore promuove le economie di prossimità valorizzando le piccole realtà, ma al tempo stesso è il primo ambasciatore del Made in Italy grazie al fatto che crea valore anche per il comparto turistico. Come contraltare, le aziende di distribuzione che operano nel mercato del fuori casa non sono però riuscite a ribaltare l’inflazione generata dagli aumenti di listino, registrando un’impennata degli oneri finanziari. Dal quadro generale emerge inoltre forte la necessità, da parte del comparto, di affrontare la digitalizzazione dei processi che passa sia attraverso la ricerca di una nuova competitività declinata tramite un efficientamento dei costi, sia attraverso l’aumento del livello di consulenza nei servizi che si offrono alla clientela e che si può raggiungere grazie alla crescita professionale delle risorse umane.

Le voci istituzionali. Nel corso del convegno, il presidente di Italgrob Antonio Portaccio ha osservato che “per gli italiani il fuori casa è un booster per il benessere soggettivo e la qualità della vita in generale. Il mercato di riferimento è vivo e dinamico ma si evolve a causa di dinamiche endogene ed esogene, per cui ci troviamo di fronte a un consumatore diverso. Di conseguenza, le nostre aziende si devono adeguare a questo cambiamento al fine di dare le risposte attese. È fondamentale, dunque, avviare un percorso di dialogo con l’industria, le istituzioni e le associazioni di categoria nell’ottica di accompagnare, attraverso lo strumento dell’informazione e della formazione, la transizione in atto. Analizzare e far comprendere il mondo che esiste dietro una banale bottiglia su un tavolo di un ristorante rappresenta quella linea sottile che segna il futuro della distribuzione Ho.re.ca.”. Ampio risalto è stato inoltre dato al tema del cosiddetto ‘inverno demografico’: in Italia, dal 2014 al 2022 le nascite sono sempre state inferiori ai decessi e nel 2023 si è registrato un calo del 3,3% delle prime rispetto al 2022. Se questo trend dovesse proseguire, è verosimile che nel prossimo ventennio – a parità di condizioni – si raggiungerebbe una perdita di oltre 300 miliardi di Pil. Un orizzonte che, secondo Gian Carlo Blangiardo, già presidente Istat, “impatterà in maniera profonda sulla crescita provocando delle trasformazioni strutturali nel medio e lungo periodo. Da un lato tale fenomeno rischia di provocare una consistente riduzione del Pil e una riduzione della potenziale forza lavoro. In risposta va messa adeguatamente mano alla leva migratoria e alla valorizzazione dei ‘diversamente giovani’, oltre a favorire il recupero della componente femminile e giovanile ancora escluse dal mercato del lavoro. D’altro canto, l’allungamento della sopravvivenza in buona salute, e l’impegno per conservarla tale, offre nuove opportunità sia al mondo della produzione sia a quello dei servizi dal momento che si accresce, individualmente e collettivamente, il numero di anni-vita in cui si esprime una domanda di beni e servizi”.
Adriano Bordignon e Beatriz Colombo, rispettivamente presidente del Forum delle associazioni familiari e membro della commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, hanno inoltre posto l’accento su quanto le famiglie incidano sul settore Ho.Re.Ca scegliendo di mangiare e soggiornare fuori casa; situazioni che l’inflazione e il potere d’acquisto ribassato non ha agevolato e non agevola, e sulle quali occorre aprire ampie riflessioni per incentivare i nuclei verso questa direzione, senza che debbano affrontare difficoltà economiche.

Nel ricordare che il 23 maggio in Senato sarà presentato il nuovo Rapporto Italgrob – Censis intitolato ‘Il fuori casa rende l’Italia migliore’, il direttore di Italgrob Dino Di Marino ha evidenziato che il congresso del 19 febbraio rappresenta un momento di analisi e confronto sulla situazione economica nazionale con un focus sul mercato, sulle sue problematiche, sulle sue opportunità ed è la naturale prosecuzione degli Stati Generali del Mercato del Food & beverage che abbiamo organizzato a Roma lo scorso novembre. Due eventi strettamente collegati fra di loro e funzionali a uno dei principi cardine di questa federazione: essere il punto di riferimento, elemento propulsore e di stimolo verso tutti gli stakeholder del mercato”.