IVS Valve Industry Think Tank, la sesta edizione

Al termine dell’evento, lanciata la Call for Papers per i contenuti della IVS 2026

IVS Think Tank 2024 scaled

Gli interpreti di primo piano della filiera delle valvole industriali si sono confrontati presso la sede di Confindustria Bergamo, nell’ambito della sesta edizione di IVS Valve Industry Think Tank; i protagonisti si sono confrontati sul tema “Progettare il futuro, sfide e opportunità per la Valve Supply Chain”, con un’attenzione particolare al tema della transizione energetica e della sostenibilità. l’evento è stato promosso da IVS-Industrial Valve Summit, il principale appuntamento internazionale legato alle valvole industriali e alle soluzioni di flow-control (che tornerà dal 19 al 21 maggio 2026) in collaborazione con VALVE campus, l’associazione per la formazione dei produttori italiani di valvole industriali, comparto che rappresenta un’eccellenza nel contesto competitivo europeo.

Nel corso dell’evento, il presidente di VALVEcampus Francesco Apuzzo ha presentato il comitato scientifico e le linee guida del programma di IVS 2026, di fatto aprendo la Call for Papers, che si chiuderà il 31 ottobre del prossimo anno; i macro temi attorno ai quali si svilupperanno le tavole rotonde saranno sviluppo e innovazione nel campo dell’idrogeno, applicazioni nell’IA, manifattura additiva, problemi critici delle valvole di controllo specificità dell’azionamento delle valvole sottomarine, tecnologie di trattamento delle superfici, emissioni fuggitive dalle valvole, il ruolo critico dei materiali nella prevenzione delle perdite, materiali di tenuta e PFAS, valvole di strozzamento, controllo del flusso di precisione per applicazioni ad alte prestazioni.

Marco Manzoni, vicepresidente di Confindustria Bergamo, ha dichiarato: “Il tema delle risorse umane è cruciale per sostenere un sistema manifatturiero tra i più avanzati a livello europeo. Anche nel nostro territorio le imprese stanno però sperimentando, in un contesto di declino demografico, una crescente difficoltà ad attrarre e trattenere le persone e a trovare profili adeguati, con una particolare criticità per quelli tecnici. Il nostro approccio è a più livelli per esplorare tutte le possibili strade. Da un lato stiamo lavorando per aumentare la capacità delle imprese di dialogare con chi si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro ed è spesso portatore di visioni diverse rispetto al passato, con una maggiore attenzione al work-life balance, ma è al tempo stesso in cerca di valori da condividere. Dall’altro, c’è un grande investimento sulla formazione, per contribuire a diminuire il forte mismatch di competenze, enfatizzando la formazione tecnica e in particolare il segmento ITS, più aderente alle necessità delle imprese. La filiera del settore Oil&Gas in questo senso è molto indicativa, trattandosi di un’eccellenza del territorio che esprime fabbisogni tecnici e tecnologici elevati e che sempre più dovremo saper intercettare per raccordarli con la filiera della formazione”.