La confisca per reati tributari prevale sulla procedura fallimentare

La sentenza n.13640/2024 della Corte di Cassazione

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L’avvio della procedura fallimentare non impedisce l’adozione o il mantenimento del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per reati tributari.

Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13640/2024, con la quale ha ratificato la decisione del Tribunale di Como che aveva confermato un provvedimento di sequestro preventivo con finalità di confisca sulle disponibilità liquide di tre società dichiarate fallite.

“La Suprema Corte, accogliendo la decisione dei Giudici di Merito per i quali il vincolo imposto sulle somme sequestrate era prevalente rispetto ai diritti di credito sorti a seguito del fallimento delle società – evidenzia Guido Rosignoli, vicepresidente della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – ha evidenziato che il sequestro preventivo per reati tributari può essere mantenuto nonostante l’avvio della procedura fallimentare”.

“Inoltre, il Massimario ha approvato la valutazione del Tribunale riguardo al ‘periculum in mora’ e ha confermato che il limite alla prevalenza del sequestro – conclude Guido Rosignoli è rappresentato solo dall’appartenenza dei beni a terzi estranei al reato”.