LU-VE Group, bilancio intermedio 2024: utili in aumento

La crescita di uno tra i maggiori costruttori mondiali di scambiatori di calore

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Il Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A., riunitosi il 5 settembre, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024. Dalla riunione è emerso, come si legge nel comunicato stampa diffuso dal Gruppo (tra i maggiori costruttori mondiali di scambiatori di calore ad aria), che al 30 giugno “la posizione finanziaria è in netto miglioramento di 41,3 milioni di euro, attestatasi a 118,9 milioni di euro rispetto ai 160,2 milioni al 30 giugno 2023, grazie alla redditività operativa e allo stretto controllo del capitale circolante netto”.
“Il contesto generale è caratterizzato da elevata volatilità e dalla debolezza di alcuni mercati, che hanno avuto un riflesso sul nostro fatturato. Tuttavia, i risultati della prima metà del 2024 sono di grande soddisfazione con il raggiungimento di un EBITDA record nella storia del Gruppo e la riduzione della posizione finanziaria netta del 26% rispetto al 30 giugno 2023 e la crescita del portafoglio ordini. – ha dichiarato Matteo Liberali (nella foto), presidente e CEO di LU-VE GroupIl nostro sguardo è rivolto al futuro grazie al lavoro di questi mesi: la riorganizzazione della nuova struttura organizzativa internazionale, l’ingresso in nuovi mercati e la diversificazione delle applicazioni dei nostri prodotti, in settori i cui andamenti non sono correlati. La mia fiducia nel futuro però deriva soprattutto dall’impegno costante e dalla passione di tutte le persone che lavorano nel Gruppo. A loro va il mio ringraziamento.”

Nonostante il previsto calo delle vendite di prodotto (-8,4%) con un fatturato di € 292,8 milioni contro € 319,6 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente, il primo semestre 2024 ha registrato un miglioramento della performance reddituale del Gruppo grazie alle iniziative di contenimento dei costi già avviate nella seconda parte del 2023. Il portafoglio ordini alla fine di giugno (pari a € 170,9 milioni) ha invece mostrato un progresso sia rispetto al dato del primo trimestre (+1,2%) sia in confronto alla fine dell’esercizio 2023 (+9,4%), confermando il ritorno a valori più fisiologici a seguito dell’attenuazione delle turbative, che nei mesi scorsi avevano afflitto le supply chain di alcuni componenti e materiali critici lungo tutta la filiera. Mentre si stanno rivelando più chiari, soprattutto per gli europei, i costi di una transizione green accelerata, sia in termini economici sia sociali, la diffusione delle nuove tecnologie e in particolare di quelle che si reggono sull’uso dell’Artificial Intelligence, determina una crescita considerevole dei consumi elettrici. Questo, con riferimento ai settori nei quali opera LU-VE Group, genera un effetto contrapposto. Da un lato, per la transizione green, vengono ridimensionati i piani di sviluppo delle pompe di calore, dall’altro, per la pervasività dovuta al sempre più frequente utilizzo dell’AI, la crescita dei data center rappresenta una nuova e crescente linea di business. Nel corso del primo semestre sono stati completati i lavori di ampliamento del sito produttivo cinese in linea con le tempistiche previste, che prevedono l’avvio delle attività produttive nel mese di settembre, una volta conseguite tutte le autorizzazioni necessarie e completato il collaudo delle linee produttive.
Il primo aprile, in concomitanza con la chiusura dell’esercizio fiscale locale, è stata effettuato con successo, nel pieno del rispetto dei tempi previsti, il “roll-out” di SAP presso lo stabilimento di indiano di Bhiwadi. Nel corso del secondo trimestre, sono proseguite le attività di integrazione. L’estensione allo stabilimento di Sarole è prevista alla fine del primo trimestre 2025. Il 24 giugno, il CdA della Capogruppo e l’Assemblea delle controllate ha ufficialmente approvato il progetto di fusione per incorporazione in LU-VE S.p.A. delle società italiane Sest S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l., interamente controllate. La conclusione del progetto è prevista entro la fine di settembre ed è finalizzata alla semplificazione della struttura organizzativa del Gruppo che dovrebbe consentire una migliore efficienza gestionale e, di conseguenza, il contenimento dei costi e il miglioramento della capacità di risposta al mercato.

Nella prima metà dell’anno sono stati quasi del tutto definiti i contratti per la realizzazione dell’ampliamento dello stabilimento produttivo in Texas, detenuto dalla controllata LU-VE US Inc. L’importante revisione del piano di investimenti per gli USA (e la conseguente necessità di modificare i lay-out originariamente previsti) ha comportato uno slittamento dei tempi inizialmente ipotizzati, che dovrebbero comunque vedere il completamento dei lavori di costruzione nell’estate del 2025. Nel corso del primo semestre è stata finalizzata l’implementazione della nuova struttura organizzativa globale, su base regionale. Il nuovo modello matriciale e la ridefinizione dei ruoli e delle deleghe operative hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la produttività complessiva e di snellire i processi aziendali del Gruppo per meglio soddisfare le esigenze degli stakeholders, garantendo un livello di servizio coerente. La nuova struttura è stata realizzata con il contributo fondamentale di ogni Cluster e Funzione, rappresentando un esempio straordinario e appassionato di lavoro di squadra. Da segnalare anche l’ingresso del Gruppo nel settore dell’energia nucleare, con la fornitura dei sistemi di raffreddamento dei generatori diesel di emergenza EDG della centrale Hinkley Point C nel Somerset, in Inghilterra.

Il Piano di Sostenibilità identifica un insieme di azioni – allineate alle priorità strategiche e alla visione di sostenibilità di LU-VE Group – basato su quattro macro – obiettivi principali: neutralità climatica, prodotti a impatto positivo, alto engagement dei collaboratori e sostenibilità integrata nel piano industriale. Tutti i target previsti nel 2023 sono stati raggiunti, mentre quelli relativi al 2024 e 2025 sono stati modificati rispetto al piano originario, in funzione dei risultati già conseguiti nel corso del 2023. Sono altresì stati identificati nuovi obiettivi con riferimento al 2026.

Dal punto di vista della ripartizione delle vendite per aree geografiche, il primo semestre 2024 ha visto l’Unione Europea scendere a una percentuale del 74,4% sul totale dei ricavi, soprattutto a causa del forte calo in Italia e in Germania, solo parzialmente compensato dalle ottime performance in altri paesi quali Polonia e Svezia. In conseguenza dell’andamento negativo del primo semestre, in Italia l’incidenza dell’export ha raggiunto l’80,6% sul totale con un fatturato pari a quasi €236 milioni. Il fatturato al di fuori dell’Ue rappresenta il 19,4% del totale.

Al netto del forte impatto negativo dovuto allo stallo del mercato degli scambiatori per le pompe di calore, il fatturato del Gruppo ha visto una leggera crescita (+1%) con un andamento significativamente differente nelle due Business Unit. Ciò ha portato, per la prima volta nella storia del Gruppo, la SBU “Cooling Systems” a superare il fatturato della SBU “Components” raggiungendo il valore di € 148,8 milioni, con una crescita del 4,9% principalmente dovuta a nuovi progetti nel mondo dei datacenter di ultima generazione e nonostante il perdurare del rallentamento nel canale della distribuzione e una generale minor brillantezza del mercato dei progetti di dimensioni più importanti nella refrigerazione e nel condizionamento.

Il capitale circolante operativo del Gruppo LU-VE (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti commerciali al netto dei debiti commerciali) al 30 giugno 2024 ammonta a € 105,8 milioni con un’incidenza del 17,8% sulle vendite degli ultimi 12 mesi (era pari a € 133,1 milioni al 30 giugno 2023 con un’incidenza del 21,4% sulle vendite degli ultimi 12 mesi). Al 31 dicembre 2023 il capitale circolante operativo del Gruppo LU-VE era pari a € 103,0 milioni con un’incidenza del 16,7% sulle vendite.