Non solo gas. Il modello per gli acquisti congiunti messo a punto dall’Unione europea potrebbe essere replicato anche per idrogeno e materie prime critiche. Non ha dubbi su questo il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per la piattaforma energetica dell’Ue, Maros Sefcovic, sceso in conferenza stampa per fare il punto sugli acquisti congiunti di gas e annunciare l’avvio della seconda gara per attrarre forniture internazionali.
A partire da lunedì 26 giugno le imprese europee potranno presentare la domanda di gas per l’aggregazione, i fornitori potranno quindi presentare le offerte di fornitura per la domanda aggregata “da venerdì 7 a lunedì 10 luglio”, ha annunciato il vicepresidente, precisando inoltre che i risultati del ‘matching’ tra la domanda aggregata delle imprese Ue e l’offerta saranno pubblicati quella stessa settimana.
Una storia di successo. Il primo ciclo di acquisti congiunti si è chiuso a metà maggio con offerte per oltre 13 miliardi di metri cubi di gas, a fronte di una domanda complessiva di 11,6 miliardi di metri cubi. Bruxelles ha fatto sapere che la domanda e l’offerta sono state abbinate per circa 10,9 miliardi di metri cubi di gas, tra Stati membri Ue e Ucraina, Moldovia e Balcani Occidentali che hanno aderito alla piattaforma per gli acquisti congiunti.
Dopo questa seconda gara, ne seguiranno altre tre prima della fine di quest’anno. L’idea della Commissione europea è quella di attrarre fornitori su base regolare, indicativamente ogni due mesi (giugno, agosto, ottobre e dicembre) fino alla fine del 2023, consentendo a tutte le imprese di volta in volta di contrattare il gas per i successivi 12 mesi. Il regolamento Ue sugli acquisti congiunti prevede l’aggregazione del 15% dei suoi obiettivi annuali di stoccaggio del gas, in vista della prossima stagione di riempimento degli stoccaggi per l’inverno. Gli Stati membri hanno l’obbligo di riempire le riserve sotterranee di gas al 90% della capacità entro il primo novembre del 2023.
Sefcovic ha fatto che sapere che traendo esempio dalla ‘storia di successo’ della prima gara, sono stati apportati alcuni miglioramenti per facilitare ulteriormente il processo. Ad esempio – ha spiegato – i potenziali acquirenti potranno presentare la domanda di gas da consegnare tra agosto 2023 e marzo 2025. “In questo modo si intende coprire l’intero anno e soddisfare i modelli di alcune industrie ad alta intensità energetica, che acquistano il gas per periodi di tempo più lunghi”. Sefcovic ha poi riferito che diversi contratti tra fornitori internazionali e imprese europee sono stati già stipulati dopo la chiusura della prima gara e che terrà una riunione con potenziali “fornitori affidabili” il prossimo 20 giugno.
Non solo gas. L’idea di usare il modello degli acquisti congiunti anche per l’acquisto di idrogeno non è nuova, ma è nuova nelle parole di Sefcovic l’idea di utilizzare lo stesso meccanismo anche per le materie prime critiche, utili alla produzione di tecnologie pulite. La piattaforma per gli acquisti congiunti di gas è stata “creata come misura urgente per rispondere a una situazione di crisi ha mostrato al meglio” che l’Ue può “unire le forze e trovare soluzioni per migliorare il funzionamento del mercato del gas a vantaggio delle nostre famiglie e dell’industria”, ha ricordato. “Il successo del modello significa che potrebbe funzionare da modello per altri prodotti strategici (ad esempio idrogeno e materie prime critiche) a lungo termine”.