La manutenzione preventiva è uno dei tipi di manutenzione più usati all’interno delle aziende. Si tratta di uno specifico tipo di manutenzione straordinaria, eseguita a diversi livelli, che serve a ridurre la probabilità che si verifichi un guasto o che gli impianti si degradino. A differenza della manutenzione correttiva, la manutenzione preventiva ha come scopo evitare che la macchina o l’impianto si guasti o si inceppi.
Che cos’è la manutenzione correttiva
Quando, al verificarsi di un guasto, si interviene con la riparazione o la sostituzione dell’impianto, si parla di manutenzione correttiva. Per operare la manutenzione correttiva, quindi, il primo passo è quello della diagnosi del problema. Una volta identificato si può procedere a una manutenzione curativa o palliativa.
A volte, infatti, per l’impossibilità di fermare il ciclo produttivo, o per l’attesa dei pezzi di ricambio, la riparazione totale del guasto si rende impossibile. In queste situazioni si eseguono riparazioni provvisorie, che servono a ripristinare la macchina fino al momento in cui non sarà possibile ripararla definitivamente.
Questo tipo di manutenzione ha costi elevati e riduce la produttività, ed ecco perché da molti anni le imprese sono orientate a un altro tipo di manutenzione, quella preventiva.
Che cos’è la manutenzione preventiva
La manutenzione preventiva riguarda tutte quelle attività che consentono di analizzare il funzionamento di un sistema per intervenire in tempo in modo da rallentarne il normale degrado. L’obiettivo principale è quindi estendere il ciclo di vita delle macchine e limitare le attività di manutenzione correttiva e i fermo macchina. Per riuscirci, si possono organizzare ispezioni periodiche o scegliere alcune metriche in modo da individuare eventuali problemi prima che si manifestino.
I diversi tipi di manutenzione preventiva
Esistono diversi modi per fare manutenzione preventiva, dalla manutenzione su condizione a quella predittiva:
- la manutenzione preventiva su condizione, che si basa sulla lettura di contatori e sul monitoraggio di metriche specifiche, registrate e inserite all’interno di un software di analisi (CMMS). In questo modo viene generato un ordine di lavoro in modo automatico.
- la manutenzione preventiva periodica o ciclica, che si basa su cicli di utilizzo predeterminati, e viene eseguita seguendo un piano periodico. In questo caso il fattore determinante è il tempo di utilizzo dei macchinari.
- la manutenzione predittiva, ultima arrivata in ordine di tempo, che si basa sull’individuare e misurare uno o più parametri attraverso sensori applicati agli impanti in modo da costruire modelli per prevenire il verificarsi di un guasto o per allungare il ciclo di vita delle macchine.
Altri tipi di manutenzione preventiva
Esistono però altri tipi di manutenzione preventiva, meno utilizzati ma non meno efficaci:
- la manutenzione preventiva statistica, che si basa su dati di tipo statistico relativi al ciclo di vita medio di un componente.
- la manutenzione opportunistica, che sfrutta i momenti di fermo macchina per attuare sistemi di ispezioni o interventi di manutenzione e ottimizzare i tempi.
Alcuni esempi di manutenzione preventiva
In quali ambiti agiscono i vari tipi di manutenzione preventiva? E quali sono i business a cui si applicano? La manutenzione preventiva su condizione, come abbiamo visto, genera un ordine di lavoro. Trova applicazione molto bene per esempio per quanto riguarda le automobili: cambiare gli pneumatici, o controllare la cinghia, è un’operazione che viene effettuata in base al chilometraggio e alla condizione stessa del componente. La manutenzione periodica, o ciclica, viene utilizzata quando l’azione è programmabile. Il controllo degli estintori, per esempio, deve essere eseguito a cadenza temporali prescritte dalla legge. Così come il motore delle auto, che va sottoposto a revisione ogni anno. I sistemi di filtraggio dell’acqua, gli impianti elettrici o i sistemi di refrigeramento e il loro efficientamento energetico sono altri settori in cui la manutenzione preventiva può essere determinante.
Quando non serve utilizzare la manutenzione preventiva
Quando ci si trova a gestire asset costosi, la manutenzione preventiva aiuta a non sprecare risorse e a mantenere intatti gli impianti. Ma se i processi e le macchine coinvolte hanno poco valore, o cicli di vita molto brevi, la manutenzione preventiva potrebbe aumentare i costi senza portare un reale beneficio all’impresa. In questi casi, meglio una strategia mista, correttiva per l’ordinario e preventiva solo per gli impianti che lo necessitano.
I vantaggi della manutenzione preventiva
Un programma di manutenzione preventiva porta numerosi benefici:
- Estende il ciclo di vita di macchine e impianti
- Migliora la sicurezza e riduce il rischio di incidenti
- Ottimizza le operazioni pianificate e rende efficienti le risorse
- Riduce i costi della manutenzione correttiva
- Riduce i tempi di lavoro della preparazione esecutiva
- Migliora i margini di profitto e della produttività grazie alla riduzione dei fermo macchina
- Consente un approvvigionamento dei pezzi di ricambio razionale, riducendone i costi
I software per pianificare la manutenzione preventiva
La pianificazione è essenziale per mettere in pratica la manutenzione preventiva. La gestione dei dati avviene attraverso un software di manutenzione preventiva chiamato CMMS. Spesso questo sistema è integrato con l’ERP (Enterprise Resouces Planning, il documento con cui l’azienda pianifica l’utilizzo delle sue risorse).
Il sistema di manutenzione CMMS è il frutto del lavoro quotidiano dei tecnici, ed è un insieme di norme e procedure che servono a progettare, organizzare e gestire la manutenzione di aziende. Può essere redatto in forma cartacea (fino a trent’anni fa era la forma più diffusa), oppure gestito da un’applicazione informati