Notifica della sentenza e termini di impugnazione

La decisione della Corte di Giustizia Tributaria di II grado campana

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Con la sentenza n.1764/2025, la Corte di Giustizia Tributaria di II grado della Campania ha stabilito che la notifica della sentenza di primo grado presso la sede di un ente, a mani dell’impiegato addetto, fa decorrere il termine breve di impugnazione, anche se l’ente aveva eletto domicilio presso un legale nel primo grado di giudizio.

La controversia trae origine dall’appello proposto dalla Soget Spa avverso la sentenza n. 804/2023 della Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Salerno, che aveva accolto il ricorso di un contribuente contro un’ingiunzione di pagamento relativa all’Imu notificata dal Comune di Sarno.

“I Giudici di secondo grado hanno dichiarato inammissibile l’appello della Soget Spa, confermando il principio stabilito dalla Corte di Cassazione secondo cui euro – evidenzia Rosa Santoriello, consigliera d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – nel processo tributario, la notifica della sentenza presso la sede dell’ente, a mani di un impiegato addetto, è idonea a far decorrere il termine breve per l’impugnazione, anche se l’ente aveva eletto domicilio presso un procuratore. A supporto della sua decisione – prosegue Santoriello – la Corte ha richiamato la sentenza della Cassazione n. 26416/2023, ribadendo che l’art. 17 del D.Lgs. 546/1992 prevede la validità della consegna a mani proprie anche in presenza di un domicilio eletto”.

Nel caso specifico, la sentenza di primo grado era stata notificata alla Pec della Soget il 20 aprile 2023, mentre l’appello era stato proposto soltanto il 12 settembre 2023, ben oltre il termine breve previsto.