Pettinaroli: Qualità e ottimizzazione fanno rima con crescita

Per il Ceo dell’azienda i fondi del Pnrr dovranno essere utilizzati in modo pragmatico

ugo pettinaroli

In un periodo ancora difficile per molte aziende, la Fratelli Pettinaroli – realtà leader nel comparto del valvolame e della rubinetteria – ha viaggiato in controtendenza: le vendite, nei primi quattro mesi di quest’anno, hanno raggiunto numeri record. Il segreto? “Qualità e ottimizzazione dei processi”, spiega Ugo Pettinaroli, ceo dell’azienda. “Ma serve fare attenzione al costante aumento dei costi delle materie prime e puntare su incentivi che facciano crescere l’intero comparto”, sottolinea ancora Pettinaroli, con cui abbiamo approfondito questi temi.

Per la vostra azienda c’è stata una domanda boom nei primi quattro mesi di quest’anno, un periodo che per altre realtà del settore è stato ancora molto difficile. Da cosa crede dipenda questo risultato?
Nel primo quadrimestre del 2021 stiamo assistendo ad un deciso aumento delle vendite. Ciò che più ci ha colpito è però che le cifre sono superiori non soltanto al 2020, ma anche all’anno record 2019. Certamente parte di questa crescita deriva dalla netta ripresa del mercato in seguito al periodo di lockdown imposto dal Covid che va ad innestarsi su un trend positivo che la nostra azienda vive ormai da diversi anni.

L’export è parte importante del vostro business. Quali crede siano le caratteristiche che vi differenziano dai competitors nazionali e internazionali?
Il nostro successo nell’export deriva in buona parte dalla qualità, dalle caratteristiche tecniche dei nostri prodotti e dalla nostra capacità negli anni di investire in certificazioni di sistema e di prodotto, in ottemperanza con gli standard imposti dai diversi paesi. Sicuramente, non meno importante è stata la nostra capacità di servire in modo capillare i diversi mercati, grazie alla nostra rete commerciale e alle nostre filiali.

Nonostante i buoni risultati, quali crede che siano i problemi principali che la sua azienda deve affrontare in questo momento?
Devo dire che buoni risultati come quelli sin qui ottenuti sono il frutto di un’ottimizzazione costante di tutti le dinamiche del nostro lavoro. Vi sono però aspetti che sfuggono al nostro controllo e che ci troviamo a subire senza possibilità di intervento diretto. Mi riferisco in particolare al costante aumento dei prezzi delle materie prime e alla loro difficile reperibilità. In questo momento questo è quello che definirei come il problema principale che ci troviamo ad affrontare.

Card 22 Pettinaroli

Quali sono le priorità, più in generale, per il comparto del valvolame e della meccanica?
Il comparto del valvolame e della meccanica si è trovato ad affrontare negli ultimi decenni sfide importanti. Tenere alta la bandiera del Made in Italy nel mondo e ottenere maggiore competitività nei confronti della concorrenza europea e asiatica sono fattori chiave per la sopravvivenza e la longevità della nostra industria. Gli aiuti da parte del governo e delle istituzioni, tramite incentivi e agevolazioni, devono essere pensati e rilanciati in questa direzione.

Ritiene che Recovery Fund e Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) siano strumenti importanti per il rilancio del settore industriale?
Mentre ci avviamo verso quella che si spera sia la conclusione di questo periodo pandemico, le difficoltà nel mondo del lavoro ad ogni livello sono sotto gli occhi di tutti. Certamente sia il Recovery Fund che il Pnrr costituiscono una boccata di ossigeno essenziale per le imprese, sia a livello europeo che nazionale. Auspichiamo grande pragmatismo nell’impiego di questi fondi affinché vengano investiti in maniera efficace e confidiamo fortemente nel fatto che questi aiuti daranno lo slancio necessario alla ripresa.

Ci racconta come è nata la sua azienda e qual è la direzione che intende intraprendere nel prossimo futuro?
Fratelli Pettinaroli nasce dall’intuizione e dall’impegno di mio padre Mario e di mio zio Giuseppe che nel lontano 1938, in un periodo storico non certo favorevole, hanno creduto in un progetto imprenditoriale che si è poi rivelato vincente. Grazie all’impegno e alle capacità, da un piccolo laboratorio di valvole per rubinetti si è poi giunti fino a quella che oggi è un’azienda produttrice, impegnata in diversi settori e a capo di un gruppo che esporta in oltre 60 paesi in tutto il mondo. Il presente e il futuro immediato ci vedono tendere verso una produzione sempre più attenta all’ecosostenibilità e al raggiungimento di un modello di economia circolare.

Come imprenditore, quali crede che siano i valori che ha portato all’interno dell’azienda?
La ferma volontà di innovare costantemente ideando nuovi prodotti e aprendo nuovi mercati. E poi la determinazione a guardare al futuro nel segno della continuità, fedeli al rispetto del nostro territorio e con lo stesso entusiasmo dei nostri fondatori. Ha contato anche la risolutezza nel non lasciare mai nulla di intentato e nel lottare sempre per ottenere il risultato, nonostante ostacoli, avversità e cause di forza maggiore che si possano incontrare sul cammino.

Lei punta sui giovani? E quanto è presente la componente femminile nella sua azienda?
I giovani sono una parte importante dell’organico aziendale. Crediamo molto nei giovani, nella freschezza delle loro idee e nella loro capacità di tramandare i principi cardine che ci hanno trasmesso i nostri fondatori; non a caso molti ruoli chiave sono oggi ricoperti dalla terza generazione della famiglia. Per quanto riguarda la componente femminile devo dire che a partire dalla nostra presidentessa Laura Fortis Pettinaroli e dalla nostra instancabile e onnipresente Maria Pia Pettinaroli (CFO, Amministratore delegato, responsabile amministrativa), passando per il personale impiegatizio e produttivo, le donne in azienda sono numerose e a loro sono affidati compiti cruciali. La competenza delle nostre collaboratrici è un valore aggiunto indispensabile per Pettinaroli sia in Italia che in tutte le nostre filiali nel mondo.