La Commissione europea ha deciso di rafforzare la sua autonomia strategica integrando il mercato unico e riducendo la dipendenza nelle materie prime dagli altri Paesi, in primis dalla Cina. È stato scelto di dare il via a una revisione della strategia industriale: questa decisione si inquadra in uno scenario che parte dalla proposta di uno strumento di emergenza per il mercato unico con l’obiettivo di evitare i blocchi al traffico merci e alla circolazione dei cittadini Ue che hanno contraddistinto la prima parte della crisi pandemica.
Da Bruxelles fanno sapere che c’è l’intenzione di “applicare pienamente la direttiva sui servizi” per assicurarsi che gli Stati membri rispettino i loro obblighi esistenti per eliminare le barriere commerciali. Secondo quando viene riferito, “il 15% delle piccole e medie imprese si trova in difficoltà”, mentre “due Pmi su tre affermano di avere rinviato investimenti per colpa del contesto sanitario-economico”. È la ragione per cui la Commissione europea si è decisa a lanciarsi in investimenti significativi per sostenere le Pmi.