Piemonte, la fotografia delle infrastrutture

Confindustria locale ha presentato i dati del Rapporto OTI 2025

Presentato a Cuneo il Rapporto Oti 2025 17 marzo 2025

A poco più di un anno dalla fine del Pnrr, sulle infrastrutture monitorate dal Rapporto OTI Piemonte 2025 emerge un quadro in chiaroscuro. Se sono infatti 11 su 67 le opere monitorate che registreranno avanzamenti rilevanti o saranno completate nel corso di quest’anno, salgono da 16 a 22 quelle che hanno subito un ritardo, mentre scendono da 9 a 5 quelle in grave ritardo. Passano poi da 30 a 31 le infrastrutture in linea con il programma, e cresce anche il numero complessivo di opere monitorate dall’Osservatorio Territoriale Infrastrutture, grazie all’aggiunta della tangenziale di Carmagnola e del Quadrante casalese per lo sviluppo logistico. Scendono infine da 12 a 8 le opere in fase di proposta progettuale. Queste le principali evidenze del rapporto Oti Piemonte 2025 di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte presentato a Cuneo il 17 marzo, presso la sede della locale associazione territoriale.

Oti Piemonte si conferma uno strumento imprescindibile per le nostre imprese, perché infrastrutture materiali e immateriali rappresentano sempre di più un elemento cruciale per la competitività dei territori. Le multinazionali, così come i grandi gruppi nazionali, scelgono il Piemonte anche in virtù della posizione geografica, è un asset su cui dobbiamo continuare a lavorare, come imprese e pubblica amministrazione, per arrivare a progettazioni che raccolgano le esigenze delle tante filiere che compongono il tessuto economico del Piemonte e del Nord Ovest”, ha commentato Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.

“Il Rapporto OTI Piemonte 2025 offre un’analisi dettagliata dello stato delle infrastrutture nella regione, delineando un quadro che presenta sia elementi positivi sia sfide da affrontare. A poco più di un anno dalla conclusione del PNRR, è motivo di soddisfazione constatare che 11 delle 67 opere monitorate sono in fase di completamento o registreranno progressi significativi nel corso del 2025. L’apertura della seconda canna del Frejus e il ripristino della storica linea Torino-Lione rappresentano traguardi importanti, che miglioreranno la connettività e la mobilità nel territorio. Tuttavia, non possiamo ignorare le criticità. Questo richiede un’attenta valutazione delle cause e l’adozione di misure correttive efficaci. La collaborazione tra istituzioni, imprese e territorio è essenziale per superare le sfide e garantire che le infrastrutture siano adeguate alle esigenze del tessuto economico e sociale. L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture si conferma uno strumento prezioso per monitorare l’andamento dei progetti, identificare le criticità e promuovere soluzioni condivise”, ha dichiarato Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.

Scendendo nel dettaglio dei dati Oti Piemonte 2025, emerge come delle 67 opere monitorate, 34 opere sono lavori in corso 8 sono proposte progettuali, e 25 sono in fase di progettazione fattiva di cui 8 con progetto preliminare (invariate rispetto al 2024); 14 con progetto definitivo (-1 rispetto al 2024); 3 con progetto esecutivo (-1 rispetto al 2024). Il valore complessivo dei cantieri da completare entro il 2033 è pari a 27,4 miliardi, di cui 2,5 miliardi quest’anno con 11 opere attese e 1,1 miliardi entro il 2026 con la conclusione del Pnrr con la previsione di 16 opere. Proprio riguardo al Piano nazionale di ripresa e resilienza, su 9 opere monitorate e finanziate, 8 procedono; ulteriori 16,4 miliardi saranno spesi entro il 2030 e si attendono 13 opere in conclusione e infine altri 7,4 miliardi entro il 2033, grazie all’attivazione del tunnel di base del Moncenisio ovvero la tratta binazionale nota come Torino Lione e il primo lotto della Metro 2 di Torino.