Pmi manifatturiero, nuovo record a maggio: 62,3 punti

manifattura emme scaled

Vola il manifatturiero a maggio. Secondo gli ultimi dati, nel mese che si è appena concluso il settore manifatturiero in Italia ha registrato “un’altra prestazione strepitosa”. Per gli analisti di Ihs Markit, l’indice destagionalizzato Pmi (Purchasing Managers Index) Ihs Markit del settore manifatturiero italiano è aumentato ulteriormente dal 60,7 di aprile al nuovo valore record di 62,3 a maggio e “ha segnalato la migliore prestazione delle condizioni operative dall’inizio della storia dell’indagine, nel giugno del 1997”. La crescita della produzione ha continuato a risultare tra la più alte della storia dell’indagine, per via dell’aumento record dei nuovi ordini e dei livelli occupazionali, e con l’ulteriore espansione della domanda da parte dei clienti a metà del secondo trimestre.

“La ripresa del manifatturiero italiano a maggio non ha mostrato segnali di rallentamento, con i dati del Pmi che hanno continuato a riportare un nuovo primato positivo dello stato di salute del settore grazie alle vendite crescenti e all’aumento quasi record del tasso di crescita della produzione”, dice Lewis Cooper, Economist di Ihs Markit. “I produttori manifatturieri hanno inoltre continuato ad aggiungere personale e al ritmo maggiore dall’inizio della raccolta dati, ovvero nel 1997, in parte a causa della più forte pressione sulla capacità produttiva della storia dell’indagine. A maggio, le pressioni inflazionistiche hanno continuato a destare le preoccupazioni maggiori, con i prezzi di acquisto che hanno continuato ad aumentare, e con l’incremento conseguente dei prezzi medi di vendita a livelli record da parte delle aziende. I costi più onerosi sono scaturiti principalmente dalla carenza di materiali e dai ritardi delle consegne”, aggiunge.

“I tempi medi di consegna infatti sono peggiorati ancora una volta ad un livello senza precedenti”, evidenzia Cooper. Con una puntualizzazione: “A metà del secondo trimestre, il settore ha riportato una prestazione strepitosa dando quasi inesistenti (o minimi) segnali di rallentamento della crescita. Le imprese sono rimaste ottimiste su un’ulteriore espansione della produzione, ciò potrebbe essere il caso in quanto le misure restrittive anti Covid-19 si stanno allentando ulteriormente e l’economia generale si sta riprendendo”.