
Regione Lombardia auspicava da tempo una continuità tra ambiente ospedaliero e territoriale nell’accesso ai servizi. È ora stata soddisfatta dal progetto Rehubility, attivo a Cinisello Balsamo, Garbagnate Milanese, Milano, Pavia e Vimodrone e presentato da ICS Maugeri, DICMAPI (Università Federico II), Info Solution, BTS, Athics, DTales, Medas e LifeChanger.
Il suo obiettivo è sviluppare e validare strategie di trattamento riabilitativo e di assistenza del paziente cronico, che siano più efficaci dell’attuale standard of care, attraverso la realizzazione tecnologica e sostenibile di un’infrastruttura ICT innovativa per l’erogazione di prestazioni di riabilitazione domiciliare personalizzata. Di facilitare quindi il passaggio delle risorse tecnologiche dalla fase sperimentale alla messa in atto nel concreto.
È stata finanziata nell’ambito del Por Fesr Lombardia, con la programmazione dei Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2014-2020. Un’altra parte, da Stato e Regione. Nello specifico, 1.898.867 euro dall’Unione europea, 1.329.207 da provvedimenti statali e 569.660 dalla Regione.
A lungo termine, questo consentirà di ridurre gli accessi ospedalieri ripetuti, il tempo impiegato dai professionisti per la riabilitazione del paziente, lo stress dei caregiver e le patologie ad esso collegate, i costi per gli spostamenti dei pazienti e per la gestione degli spazi ambulatoriali. Non solo, ottimizzerà anche la gestione delle terapie farmacologiche e renderà i pazienti più aderenti alle terapie domiciliari, con ricadute positiva sulla loro salute.
Questo sistema potrà diventare un modello utilizzabile al di fuori della Lombardia ed esportabile anche a livello nazionale.