Società e contributi pubblici, nuove disposizioni

Introdotto un tetto di spesa per beni e servizi

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La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità per le società, gli enti, gli organismi e le fondazioni che ricevono contributi pubblici significativi. Il comma 857 dell’articolo 1 stabilisce infatti che questi soggetti saranno soggetti a verifiche più stringenti sull’utilizzo dei fondi pubblici.

“Nello specifico, gli organi di controllo, anche in forma monocratica – spiega Gianluca Buselli, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – dovranno verificare che i contributi ricevuti siano stati impiegati nel rispetto delle finalità per le quali sono stati concessi. Inoltre, dovrà essere redatta una relazione annuale sulle risultanze di tali verifiche che andrà inviata al ministero dell’Economia e delle finanze”.

L’operatività di questa norma, però, è sospesa fino all’emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri da adottare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.

“La nuova normativa, indipendentemente da quanto previsto dall’articolo 2477 del codice civile – prosegue Buselli – potrebbe imporre la nomina di un organo di controllo qualora la società riceva contributi pubblici superiori alla soglia che sarà stabilita dal Dpcm. Inoltre, per le srl che dispongono già di un revisore ma non di un organo di controllo, sarà necessario procedere a ulteriori nomine”.
Infine, il comma 858 dell’articolo 1 introduce un limite alle spese per beni e servizi a partire dal 1° gennaio 2025. I soggetti che ricevono contributi pubblici significativi non potranno superare il valore medio delle spese effettuate per le stesse finalità nei bilanci 2021, 2022 e 2023.