Taglio della produzione globale del 40% a partire dal mese di settembre. E’ questo il piano di Toyota, così come anticipato dal quotidiano online Nikkei, che attribuisce la decisione della casa automobilistica giapponese a due fattori: la carenza di chip e la diffusione della pandemia nel Sudesr asiatico. Ma cos’è successo? In queste aree la diffusione del Covid-19 e il numero dei contagi hanno nuovamente raggiunto livelli allarmanti, tanto da rendere difficoltoso l’approvvigionamento dei pezzi di ricambio per gli impianti Toyota che si trovano in Europa, in Cina, in Nord America e in Giappone. Toyota puntava a una produzione di circa 900mila veicoli a settembre, ma secondo il quotidiano, l’obiettivo è stato ridotto a 500mila.
La crisi non risparmia nemmeno Volkswagen, che è pronta a tagliare anche la propria produzione perché – spiegano fonti della casa automobilistica tedesca – la fornitura di chip sarà “variabile e ristretta”. Lo scorso giugno, Infineon, produttore tedesco di chip, avevo sospeso la produzione in uno dei suoi stabilimenti in Malesia proprio a causa dell’aumento del numero di contagi da Covid-19.