Valvitalia: +37% dei ricavi nei 9 mesi del 2024

La crescita è stata sostenuta da 173 milioni di euro di raccolta ordini

Valvitalia Presidente Ruggeri sx AD Forzi

Valvitalia, Gruppo multinazionale italiano specializzato nella progettazione, produzione e distribuzione di valvole, attuatori, raccordi e sistemi gas per l’industria energetica, e di soluzioni antincendio per i settori navale, ferroviario e infrastrutturale, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 realizzando ricavi per 164 milioni di euro. Il risultato è in crescita del 37% rispetto al medesimo periodo del 2023, quando il dato era pari a 120 milioni di euro. L’accelerazione delle performance è stata sostenuta da una significativa raccolta ordini. Questa, nei primi nove mesi dell’esercizio, si è attestata a 173 milioni di euro, segnando un +22% rispetto ai 142 milioni del periodo corrispondente dell’anno precedente. Il valore sfiora già il complessivo dell’intero 2023, quando il Gruppo ha sottoscritto contratti relativi a nuovi ordini per 174 milioni di euro. Più nel dettaglio, nel solo terzo trimestre 2024, Valvitalia ha ottenuto commesse per più di 90 milioni di euro, di cui oltre 40 milioni realizzati nel mese di agosto. Alla data odierna il portafoglio ordini si attesta a un totale di 215 milioni di euro.

Salvatore Ruggeri (a sx, nella foto), fondatore e presidente di Valvitalia, ha sottolineato: “I risultati del Gruppo al 30 settembre consolidano il percorso di forte crescita avviato lo scorso anno. Con grande soddisfazione, i principali indicatori finanziari al terzo trimestre superano le stime del Piano Industriale, dimostrando la qualità della road map che abbiamo tracciato. Rilevante è lo sviluppo della marginalità, che già nel primo semestre ha superato ampiamente il dato del pari periodo del 2023. Le commesse ottenute e il portafoglio ordini attuale ci permettono di guardare al futuro con ulteriore determinazione”.

Andrea Forzi (a dx, nella foto), amministratore delegato di Valvitalia, ha dichiarato: “Le performance che presentiamo oggi sono frutto della sempre maggiore presenza di Valvitalia nel mondo e del continuo miglioramento del know how e delle soluzioni tecnologiche. Il Gruppo è impegnato in una costante attività di ricerca per generare innovazione e ampliare continuamente la nostra offerta, rispondendo con prontezza alle esigenze dei clienti e alle trasformazioni del settore dell’energia”.

 I risultati al 30 settembre sono stati guidati dalla produzione di valvole, in particolare nelle tipologie a Sfera, Gate, Plug e di Sicurezza, oltre che dal segmento dei raccordi, oggi pari a un quinto delle vendite complessive. Si registra particolare fermento da Oltreoceano, dove si sono intensificati i rapporti con il Messico e gli Usa. Massimiliano Ruggeri, cofondatore e vicepresidente esecutivo del Gruppo, opera direttamente nel Continente e guida il percorso di sviluppo di Valvitalia nei mercati americani.

Nello specifico, in Messico, Valvitalia ha acquisito nell’ultimo trimestre ordini di valvole e soluzioni di controllo del flusso per un’intera pipeline di gas naturale lunga oltre 760 chilometri, dal valore superiore ai 20 milioni di euro. Inoltre, il Gruppo ha riproposto le cosiddette trappole di lancio, prodotti utilizzati per la pulizia e l’ispezione dei gasdotti. Importanti sviluppi commerciali sono pervenuti anche dagli Epc (Engineering, Procurement and Construction) del Medio Oriente e della Cina, dove Valvitalia ha ottenuto ordini record con commesse dal valore superiore ai 30 milioni di euro. Oltre alla fornitura di original equipment, si registra una crescita di ordinativi significativa anche per il mercato del revamping a servizio dei grandi End User.

Valvitalia conferma di occupare una posizione di primo piano a livello globale nella produzione di valvole, attuatori, valvole automatizzate e raccordi, oggi distribuiti in 115 Paesi. La crescita dei risultati è sostenuta da un trend favorevole che sta caratterizzando tutti i settori in cui opera il Gruppo, tra cui lo sviluppo dei comparti green come quello dell’idrogeno, centrale nei processi di transizione energetica di clienti e partner, e della Carbon Capture Utilisation and Storage (Ccus), strategia in grado di far fronte alla concentrazione di CO2 di origine antropica in atmosfera.